martedì 26 marzo 2019

I razzisti sono come sadici aguzzini


Testo di Nawal Soufi

Ciao "fratello" razzista. Vuoi sapere perché i migranti non vogliono essere riportati in Libia? Ok. Ti risponderò con delle domande. Ti è mai capitato di violentare tua madre perché qualcuno ha il fucile puntato contro di te e contro di lei? Ti è mai capitato di violentare tua sorella e di vedere nascere tuo figlio dalla pancia di tua sorella? Sai quanti figli di scafisti abbiamo in Europa? Cioè, sai quante donne hanno partorito al loro arrivo dei bambini non voluti? Sai cosa significa mangiare un pezzo di pane in 24 ore e vedere un pezzo di formaggino come fosse oro? Ti è mai capitato di fare i tuoi bisogni dentro un secchio e davanti agli occhi di centinaia di persone? Ti è mai capitato di avere le mestruazioni e non poterti lavare per settimane o mesi? Ti è mai capitato di essere messo all'asta e venduto come uno schiavo nel 2019? Ti è mai capitato di nutrire tuo figlio con the zuccherato e spacciarlo per latte? Ti è mai capitato di essere picchiato a sangue perché chiedi l'intervento di un medico? Ti è mai capitato d'essere fucilato per colpa di uno sguardo di troppo? Ti è mai capitato di svegliarti con le urine versate in faccia? Ti è capitato che qualcuno ti aprisse il corpo con un coltello e mettesse subito dopo del sale per sentire maggiormente le tue urla? Per tutti questi motivi, caro razzista, ti posso classificare tra i criminali che hanno accettato un secondo Olocausto.


Anonimo: Questa la lettera shock ai razzisti che sta girando in rete. Nawal Soufi è una giovane donna siciliana, nata in Marocco e venuta in Italia quando aveva solo un mese. Ha salvato decine di migliaia di persone dalla morte per annegamento. Il suo nome in arabo significa "dono". Una donna, giovane, piccola e minuta è riuscita a fare questo da sola.

10 commenti:

  1. Ti è mai capitato di restartene nel tuo Paese dove non vi è guerra invece di attraversare l'Africa occidentale per andare nell'inferno della Libia per poi pretendere di rompere i coglioni in Italia pagando gli scafisti e di farti mantenere anche con le mie tasse come falsa profuga ?

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  2. P.S. Ti è mai capitato di pensare, emerita stronza, che no si può trasferire l'Africa in Italia?

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  3. ti è mai capitato di pensare che sono più preoccupato di trovare un lavoro ai miei due figli, dopo aver pagato loro gli studi che li renderanno liberi ed eruditi di quanto sia preoccupato di tutta l'africa e di tutti gli africani, di cui onestamente non me ne frega una beneamata cippa?

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  4. Ti è mai capitato nel tuo paese, di vedere stranieri che mangiano bevono e fottono e lo fanno a spese tue?ti è mai capitato, stronzo, di passare davanti ad una sala scommesse, e vederci dentro solo quei stranieri che mangiano, bevono, fottono e giocano a spese tue? Se nn ti è mai capitato, apri gli occhi, vergognati e tornatene al tuo paese perché i "razzisti" di queste parti, sono troppo impegnati a sfamare se stessi è i loro cari, che, se permetti, vengono prima di te.

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    1. Nawal Soufi è una donna. Lo specifica in calce al suo testo un anonimo. Ha la cittadinanza italiana e vive in Sicilia.

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    2. Per loro ammissione, le donne nn contano un cazzo. Perciò x me chi parla e sempre un uomo

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  5. Li le donne costano o meno di una capra perché i maschi la ciulano,e gli dà anche il latte,mentre la donna la ciuli e la devi sfamare!!

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  6. Grandi i commenti! Non credo a quelle torture. Poi visto che pare che tutti, ma proprio tutti, anche lo stregone con l'osso al naso, abbiano uno smartphone con accesso a internet, come possono non sapere cosa succede in Libia, o cosa dicano che succede in Libia. e che i porti italiani sono chiusi? Perché ci vanno in Libia? Sono i libici che invadono il loro paese e li deportano?

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    1. E' un affare di mafia, cioè di criminalità. Vengono circuiti con l'inganno. Gli fanno credere che con i 3.000 dollari pagati avranno vitto e alloggio decenti dal villaggio natio fino all'Italia. Non gli dicono che tipo di "albergo a 5 stelle" troveranno in Libia.

      E loro, poveretti, ci cascano!

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    2. Che ci cascano ancora, con la conoscenza che c'è ora (smartphone, connessioni satellitari, etc.) anche questo mi sembra strano.
      Anzi credo che gli smartphone li ricevono in regalo da quelli che organizzano i viaggi, e che ricevono anche dei soldi, cioè non pagano niente.

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