domenica 17 marzo 2019

Quelli del mondo di sotto


Gli gnostici si erano accorti che il Dio del Vecchio Testamento e quello del Nuovo avevano caratteristiche completamente differenti, bellicoso e crudele il primo, amorevole e compassionevole il secondo, ma non seppero mai spiegarne il perché. Lelaborazioni fatte dall’ufologo Pablo Ayo forniscono una spiegazione plausibile. Quando gli Elohim sbarcarono sulla Terra, l’uomo non c’era. Tra essi vi erano quelli più pacifici e quelli più marziali. I primi potrebbero essere discendenti di ENKI, chiamarsi enkiti o anche, alla maniera dei greci, Titani. I secondi potrebbero essere discendenti di ENLIL, chiamarsi enliliti o anche Dei classici, sempre alla maniera dei greci. Nellcultura vedica, i buoni si chiamano Deva, i cattivi Asura. In tutti miti del mondo si sono combattuti, ma i cattivi, tanto per cambiare, sono quelli che hanno vinto. I vinti hanno dovuto nascondersi sotto terra, ma siccome a scrivere la storia sono sempre i vincitori, ecco che i perdenti, rifugiatisi sotto terra, sono stati definiti demoni, esattamente come ENKI che fu chiamato il Signore dell’ABSU, l’abisso, che altro non era se non il Sudafrica. Ma qui nostiamo parlando di sud geografico, bensì proprio di regioni infere, forse anche di una dimensione diversa dalla nostra.


Quando si afferma che gli Dei a un certo punto se ne sono andati, in realtà se ne sono andati quelli cattivi, forse ritornati sul loro pianeta Nibiru, ma gli altri, i soccombenti, hanno continuato a vivere nelle regioni sotterranee della Terra. E si può dire che siano loro i veri padroni. Noi cosa c’entriamo in tutta questa storia? Niente. Noi siamo bestiame, considerato tale sia dai cattivi, ora assenti, sia dai buoni, che da sotto terra ogni tanto vengono in superficie. Non ci guadagniamo niente ad intrattenere rapporti né con gli Dei, né con i titani sotterranei, ma con questi ultimi è preferibile. Per ora, siamo lasciati a noi stessi.

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