Naturalmente il commento al fatto è che si tratta di un caso isolato, dimenticando il numero incredibile di attentati piccoli e grandi che l’Europa subisce. Non solo, ma i problemi che si hanno in paesi come la Svezia e altri paesi europei: bambini che non possono andare a scuola, e donne che abbandonano alcuni quartieri di Stoccolma, perché non sono tollerate dalla popolazione musulmana, aree no go zone, dove vige la sharia e soprattutto attentati o atti violenti diretti contro gli autoctoni. Nessuno è contro gli islamici, ma un popolo ha diritto a non essere invaso da un altro che ha una cultura agli antipodi. Il rispetto per le culture e identità deve essere un fatto reciproco e non a senso unico.
Noi non possiamo andare in massa nei paesi africani e soprattutto comportarci come alcuni si comportano nei nostri paesi, chiedendo quel che non possiamo dare neppure ai nostri figli. Abbiamo diritto a una terra, a preservare la nostra identità e difendere la nostra cultura millenaria, così come ogni altro stato, nazione, identità, cultura e religione. L’accoglienza è un fatto positivo, ma in questo caso, dati i numeri, è solo una follia che porterà alla distruzione della nostra società, allo scontro tra civiltà e forse alla guerra. Non si tratta di razzismo, questo è solo un argomento tirato in ballo per creare un senso di colpa e far accettare la colonizzazione: fossero venusiani dalla pelle bianchissima e simili agli Dei i problemi sarebbero analoghi. Ricordiamo che l’immigrazione europea ha distrutto i popoli autoctoni precolombiani e nessuno accusa quei popoli di aver messo in atto delle difese contro i colonizzatori.
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