mercoledì 27 marzo 2019

Lo sconforto di un’animalista


Testo di Tamara Panciera

Tempo addietro ero a Conegliano, cittadina che amo. Non pioveva da tempo, l'aria era irrespirabile, in centro alcune paperette si affannavano a sguazzare in un piccolo rigagnolo ormai povero d'acqua. Ho provato una tristezza senza fondo, un senso di irrimediabile, di troppo tardi. Oggi si parla di incendi, e questo per me è il peggiore dei pensieri. Sapete che vi dico, amici? Non mi interessa proprio sopravvivere a tutto questo, non mi interessa vivere in un mondo dove gli alberi vengono spazzati dal vento o inceneriti dal fuoco, in un mondo dove gli animali raggiungono a fatica e sconfortati pozze inaridite. Non è il mio mondo.

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