Il costo ambientale del "Circo Bianco"

Testo di Daniele Previtali

Sapete come si fa una pista da sci? Si prende una porzione di montagna, si disbosca e si spiana tutto, poi si prende una valle e la si fa scomparire sotto un bacino artificiale con colate di cemento e pompe che serviranno per la neve artificiale, dato che quella naturale ormai non basta più a causa del surriscaldamento globale. Non è finita, perché poi arrivano altre colate di cemento per i piloni della funivia, i cannoni spara neve che succhiano energia come non ci fosse un domani e spargono additivi batterici i cui rischi per la salute non sono ancora noti, e mettiamoci qualche altra centrale elettrica chissà dove per alimentare il tutto, magari "ecologica". Ma parliamo di dati, così anche chi non ci crede può verificare.

Come riportato dal Süddeutsche Zeitung (uno dei più importanti quotidiani tedeschi), la Naturschutz ha calcolato che in un'intera stagione i cannoni su tutte le Alpi consumano 2100 Gigawattora, cioè l'equivalente dell'energia consumata in un anno da mezzo milione di famiglie. Il consumo annuale di acqua invece, è di "appena" 280 milioni di metri cubi a stagione sciistica, ovvero quanto consumano 3 milioni e mezzo di italiani in un anno. E ancora ci sono Comuni e Regioni che autorizzano tali scempi. Mi sa che non hanno capito quello che sta succedendo al Pianeta, e che continuando così fra 20 anni non avremo neanche più l'acqua per bere, altro che neve artificiale. Verremo giudicati dai nostri figli non per le tante piste da sci che gli lasceremo, ma per il poco di montagne che saremo riusciti a non distruggere.