Testo di Claudio Naranjo
Gli sciamani e guaritori, sono persone ferite che imparano a curare se stessi; e imparando a recuperare la propria salute, acquisiscono la capacità di curare gli altri. É un processo spontaneo e naturale. La vocazione ad essere sciamano è molto simile alla vocazione ad ammalarsi dato che ha a che fare con la vocazione al malcontento, al non uniformarsi a ciò a cui gli altri si uniformano. Uno sciamano è una persona che sente molto le sue ferite. Tutti nasciamo feriti, per l'impatto di nascere nel mondo. La maggior parte delle persone si adatta ma lo sciamano è l'esatto contrario: ha molto contatto con questa sua esperienza. E questa sua inquietudine lo porta a non avere altra scelta che guarire la sua anima, incontrando in questo cammino cose che altri non incontrano.
La giovane aspirante sciamana ha delle caratteristiche somatiche non nuove. Magari sbaglio.
RispondiEliminaSapevo dei tamburi degli sciamani, percossi ossessivamente fino a trasportare lo sciamano stesso in una dimensione alternativa, in contatto con gli spiriti, ovvero ridurre a più miti consigli quelli cattivi, e nel contempo beneficiare di quelli buoni, di spiriti, per guarirsi e/o guarire altri umani in proporzione variabile. Mah! Chissà se i calli oppure i duroni, dolorosissmi e fastidiosissimi possano essere eliminati sciamanicamente. Io guarii grazie al callifugo del dr. Ciccarrelli, dopo svariate applicazioni, peraltro.
Dello sciamanesimo m'interesserebbe l'Ayahuasca, ma vorrei provarla sotto stretto controllo medico.
EliminaTuttavia, a controllare che io, sotto il suo effetto, non vada a buttarmi sotto un camion, non dev'essere necessariamente un medico, ma...uno del mestiere.