Al vertice del G20 a Bali hanno partecipato circa 40 capi di Stato e organizzazioni internazionali. Sono arrivati tutti su un'isola abbastanza remota su superjet, bruciando migliaia di litri di carburante. Un aereo consuma in media 6.000 litri di carburante per ora di volo. Tutti vivevano e si incontravano in stanze ben climatizzate. E indipendentemente dal risparmio energetico, i condizionatori installati lì consumano in media almeno 2 kW all'ora. Tutte queste persone hanno mangiato regolarmente per tre giorni, e ovviamente non insetti, snack sintetico. Il menu, secondo Bloomberg, comprendeva rendang di manzo, una varietà indonesiana di stufato, manzo marmorizzato Wagyu e satay kebab. Per tre giorni di discussioni sul destino del mondo, queste persone hanno lasciato un'impronta di carbonio chiaramente maggiore della popolazione di uno stato africano medio in un mese. Ma nella dichiarazione finale del vertice, hanno scritto di quanto sia importante raggiungere zero emissioni di gas serra entro la metà del secolo. E si sono sparpagliati per raccontare alla popolazione dei loro paesi come, per preservare l'ambiente, sia necessario abbandonare le auto a favore delle biciclette, mangiare grilli e cavallette e fare la doccia una volta alla settimana.
Il cantautore De Gregori ha intitolato una sua canzone, "La storia siamo noi". No, la storia sono loro ossia i nostri governanti burattini, la storia sono i burattinai o il burattinaio. Il gregge viene nomato col nome del padrone, non me ne frega più un acca, non ho più fiducia nel gregge non c'è mai stata una ribellione nel gregge, il gregge conosce solo due strade, quella dei pascoli e quella del macello. Saluti
RispondiEliminaE il gregge quasi sempre non riesce a distinguere l'una dall'altra.
EliminaSottoscrivo i due interventi qui sopra. A me pare che, al di là delle chiacchiere di circostanza, le elites stiano raschiando il fondo del barile, per poi magari squagliarsela lasciando umani ed altre bestiole in balia di loro stessi, ridotti di numero, in un habitat ormai inospitale. Pausa di rigenerazione, tipo il riposo dei terreni agricoli dopo anni di intensiva coltivazione.
RispondiEliminaPasseggiando in darsena a Viareggio, la scorsa estate, fui colpito dalla grandezza di uno yacht in via di allestimento finale, ormeggiato negli spazi di un famoso cantiere. Caspita ma questa è una nave, mi venne da commentare ad alta voce... Sono sempre più grandi, intervenne un ometto più o meno della mia età, che asseriva di aver lavorato nei cantieri navali cittadini. Questo è oceanico, prosegui l'ometto, faccia conto fino a 7/8mila miglia nautiche di autonomia, da Viareggio può arrivare al polo sud...
E così gli elohim, che quivi giunsero a bordo di gigantesche navi, non necessariamente volanti, ripercorreranno lo stesso viaggio a ritroso, verso le barriere, ed oltre, dei mari del sud, attraverso passaggi che loro soli conoscono. Lasceranno rifiuti, distruzione, acque e terre insozzate, manipoli di superstiti umani da riaggregare in comunità, da ingannare con storie di divinità benefiche che prima o poi ritorneranno.... Ci penseranno i kapo' a perpetrare nuovamente la truffa, quelli con strani cappelli ed ampie vesti, i sacerdoti mendaci ed assassini.
Razze aliene che si comportano come cavallette, nella galassia, distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino, sono state già da tempo ipotizzate. Del resto, si dice la stessa cosa anche di Attila, con grande dispiacere del suo cavallo.
EliminaTra gli Elohim c'erano quelli che ci volevano distruggere subito, avendo capito di aver creato un mostro, e altri che volevano mantenerci in vita ad ogni costo, costi quel che costi.
Al momento, la partita tra le due fazioni pare ancora aperta. E non si sa come andrà a finire.
Ho letto di recente (su suggerimento di FREE) un saggio di Zecharia Sitchin e devo dire che la sua teoria di un Sistema Solare allargato, con tanto di catastrofe cosmica e pianeta nascosto, mi ha incuriosito parecchio.
RispondiEliminaLe sue conoscenze scientifiche appaiono approfondite, ma il suo parallelo con le conoscenze astronomiche del passato mi è sembrato un po' eccessivo.
Comunque una lettura stimolante.