Il mondo al contrario: Vasco Rossi, il guru della sinistra, libero di esprimersi, mentre a destra, Povia, un pericolo per la democrazia, a cui la sinistra annulla i concerti per via delle sue opinioni politiche non gradite.
Lo schema è sempre lo stesso, ma su piani diversi.
In politica, come la Meloni e Salvini ci hanno ampiamente dimostrato in questi ultimi mesi, quando vogliono il voto degli elettori, oppure quando l'hanno avuto e sono all'opposizione, fanno fuoco e fiamme, promettono di spaccare tutto e di aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, per poi rimangiarsi tutto e comportarsi come i peggiori conservatori, per non dire reazionari.
Nel mondo dello spettacolo, e nella fattispecie in quello della musica, per il primo periodo della carriera sono ribelli antigovernativi e anticonformisti, ma nella vecchiaia, una volta raggiunto un certo livello di agiatezza economica, diventano servi del Sistema, promuovendo tutte le porcate che il Sistema impone ai sudditi, compresi vaccini sperimentali.
E se questo può valere per il casereccio Vasco, forse vale anche per Lou Reed, con il suo. "Walk on the Wilde Side".
E pure per tutti gli altri musicisti della Beat generation.
Forse Lou Reed era uno dei meno compromessi e non lo ricordo aver fatto " il salto della quaglia " ; fino alla morte , come immagine pubblica , è rimasto piuttosto fedele a sé stesso , o alla sua immagine pubblica , se vogliamo.
Manca la prova del nove.
Essendo morto nel 2013 non è stato sottoposto all' esame pandemico. Chissà se sarebbe stato un ribelle o un allineato. Ricordo Eric Clapton e Roger Waters essere apertamente critici , ma loro se lo potevano permettere essendo dei fuoriclasse. In Italia , a parte Povia , ricordo Enrico Ruggeri e il meno noto Tricarico. Poi il deserto , tutti allineati spudoratamente , specialmente i più ribelli a parole.
Anche qui si potrebbe adattare il detto introdotto da Fagot ( riferito a Vasco Rossi )
RispondiEliminaNelle canzoni un leone , nella vita un coglione.
Lo schema è sempre lo stesso, ma su piani diversi.
EliminaIn politica, come la Meloni e Salvini ci hanno ampiamente dimostrato in questi ultimi mesi, quando vogliono il voto degli elettori, oppure quando l'hanno avuto e sono all'opposizione, fanno fuoco e fiamme, promettono di spaccare tutto e di aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, per poi rimangiarsi tutto e comportarsi come i peggiori conservatori, per non dire reazionari.
Nel mondo dello spettacolo, e nella fattispecie in quello della musica, per il primo periodo della carriera sono ribelli antigovernativi e anticonformisti, ma nella vecchiaia, una volta raggiunto un certo livello di agiatezza economica, diventano servi del Sistema, promuovendo tutte le porcate che il Sistema impone ai sudditi, compresi vaccini sperimentali.
E se questo può valere per il casereccio Vasco, forse vale anche per Lou Reed, con il suo. "Walk on the Wilde Side".
E pure per tutti gli altri musicisti della Beat generation.
La chiamano "opposizione controllata".
Forse Lou Reed era uno dei meno compromessi e non lo ricordo aver fatto " il salto della quaglia " ; fino alla morte , come immagine pubblica , è rimasto piuttosto fedele a sé stesso , o alla sua immagine pubblica , se vogliamo.
EliminaManca la prova del nove.
Essendo morto nel 2013 non è stato sottoposto all' esame pandemico.
Chissà se sarebbe stato un ribelle o un allineato.
Ricordo Eric Clapton e Roger Waters essere apertamente critici , ma loro se lo potevano permettere essendo dei fuoriclasse.
In Italia , a parte Povia , ricordo Enrico Ruggeri e il meno noto Tricarico.
Poi il deserto , tutti allineati spudoratamente , specialmente i più ribelli a parole.