giovedì 12 dicembre 2024

Pentitevi, altrimenti andrete all'inferno! Anzi, l'inferno verrà da voi!


Fonte: CUE

Fine della vita sulla terra, arriverà molto presto e non sarà colpa del sole: eruzioni e terremoti feroci. Purtroppo le previsioni non sono positive, e se si continua su questa strada la catastrofe sarà imminente e imprevedibile. I cambiamenti climatici, causati principalmente dall’attività umana, stanno alterando in modo significativo diversi fenomeni naturali sulla Terra, anche quelli che giornalmente accompagnano le nostre vite. L’aumento delle temperature globali, la modifica dei modelli di precipitazione e l’innalzamento del livello del mare sono tra gli effetti più evidenti e documentati. Questi cambiamenti stanno influenzando non solo gli ecosistemi, ma anche eventi estremi come uragani, siccità e ondate di calore. L’innalzamento delle temperature sta infatti modificando i modelli meteorologici globali, con conseguenze gravi per il ciclo idrologico. Le zone che storicamente ricevevano abbondanti precipitazioni ora sperimentano periodi di siccità più lunghi, e viceversa. Questo squilibrio altera la disponibilità di risorse idriche e aumenta il rischio di catastrofi naturali, mettendo sotto stress le comunità umane e gli ecosistemi.



L’influenza del clima sui fenomeni geologici


Le eruzioni vulcaniche sono note in quanto influenzano il clima globale. Le eruzioni esplosive, infatti, immettono nell’atmosfera aerosol e particelle di cenere che possono agire da agenti di raffreddamento, riflettendo la luce solare e abbassando le temperature a livello regionale e globale. Ma, al contrario, le variazioni della temperatura globale possono, nel lungo periodo, influenzare la frequenza e l’intensità delle eruzioni. Per esempio, un innalzamento delle temperature porta alla fusione dei ghiacci nelle regioni vulcanicamente attive, riducendo il peso sulla crosta e causando una decompressione che favorisce la produzione di magma nel mantello terrestre. Analisi dettagliate di carote prelevate dalla Groenlandia e dall’Antartide, ad esempio, hanno mostrato che la fine dell’ultimo periodo glaciale, circa 12.000 anni fa, fu accompagnata da un notevole aumento delle eruzioni vulcaniche in molte regioni del pianeta, soprattutto nelle aree che stavano vivendo una rapida deglaciazione.


Quali sono gli scenari futuri

Un lavoro pubblicato nel 2018 ha documentato una fase di attività vulcanica marcatamente ridotta tra 5500 e 4500 anni fa, correlata a un periodo di raffreddamento dell’Oceano Atlantico e all’avanzamento dei ghiacci in Islanda. Questi piccoli cambiamenti possono influire sulla frequenza delle eruzioni vulcaniche, innescando una risposta ritardata nel sistema terrestre. Sebbene i vulcani rispondano lentamente ai cambiamenti climatici, la risposta può avvenire in tempi molto più rapidi in caso di riscaldamento globale, poiché il processo di fusione dei ghiacci è più rapido rispetto a quello di accumulo. Il riscaldamento globale causato dalle attività umane sta accelerando la deglaciazione, in particolare nelle regioni ad alta latitudine e nelle zone montuose dove ghiacciai e vulcani coesistono. Questo scenario porta a una preoccupante prospettiva di aumento dell’attività vulcanica, soprattutto nelle prossime decadi. Le aree più vulnerabili includono l’Islanda, l’Antartide, il Sud America meridionale e alcune regioni del nord Europa. 

13 commenti:

  1. Un altro buon motivo per augurarsi una riduzione della popolazione mondiale (senza ammazzare nessuno, eh...).
    Se aumentano le terre inabitabili (o comunque pericolose), basta che ci riduciamo noi.

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    1. Quando fummo cacciati dal paradiso terrestre, iniziò il vizio, tutto ebraico, di colpevolizzare la gente.

      Non avevamo colpa all'epoca, nel voler sapere quant'era buono quel frutto, e non abbiamo colpa adesso, nel voler vivere le nostre vite, quietamente e con rispetto, sempre escludendo quelle persone che fanno del male agli altri di proposito e, per "altri", intendo ovviamente anche gli altri animali.

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  2. Ricordo che negli anni 70 lessi un articolo dove si diceva che se non si invertiva il modello di sviluppo , entro il 1989 la vita sulla terra sarebbe stata irrimediabilmente compromessa.

    È una tattica vecchia come il mondo spaventare le folle con queste cazzate che non stanno né in cielo né in terra .

    Vivete serenamente la vostra vita , fin che la avete , perché, ahimè è breve. .... e non saranno certamente i vostri comportamenti a causare le catastrofi di cui vi imputano la colpa.

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  3. E se fosse sbagliata la data, ma giusta la previsione ?

    Condivido comunque il tuo invito a vivere la vita serenamente. Carpe Diem, tempus fugit.

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    1. E se fosse l'inconscio a metterci in imbarazzo?

      Inconsciamente sappiamo di non comportarci bene con il resto della Creazione (è un modo di dire poetico, non letterale), cominciando da come trattiamo gli altri animali, e quindi bramiamo una punizione, o almeno una catarsi.
      Poiché non siamo in grado di infliggercela da soli, ci aspettiamo che siano le divinità a farlo, punendoci per non essere capaci - o non voler - vivere in armonia con la Natura.

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  4. Rettifico: non sarà la vita sulla terra ad essere compromessa (la vita è molto resiliente).
    Saremo noi uomini moderni, abituati a tutte le comodità, a passarcela peggio.

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    1. In tal caso, si ricomincerebbe con tutto il...teatrino: ripiomberemmo nell'ignoranza, in uno stato di vita primitivo, l'aspettativa di vita si ridurrebbe, malattie ed epidemie imperverserebbero, ma i più intelligenti e curiosi fra noi darebbero inizio a una nuova era scientifica, diventando dei benefattori della nuova umanità.

      Ci siamo passati già altre volte, in migliaia d'anni.

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  5. Mah, maremoti, eruzioni, tsunami, io temo più che altro il mud and flood, acqua e fango, scolmatore di umanità nel pregresso, come testimoniato dalle vestigia stratificate presenti nel, sotto, Il nostro habitat, e squadra vincente non si cambia.

    Come patatine di rinforzo , contorno, guerre e guerriccoole classiche, fucilini più o meno automatici, bidoni corazzati, aerei più moderni a parole che a fatti, bombe potenti ma non apocalittiche , altrimenti le elites che giocano a Risiko non si divertono...E poi i vili droni, le epidemie provocate, i rimedi peggiori delle artefatte malattie, e via discorrendo...

    In un trionfo di dentiere non più riparabili per mancanza di piccioli, visite salvavita reiterate di mesi, di anni, duelli rusticani di faccia ai pochi locali pubblici rimasti aperti, si faranno stradale morti catodiche. Per paresi o per i edia da fame, stringendo i frusti braccioli della poltrona dai fiori appassiti, una pletora di umani in panchina, in divano, schiattera' senza rumore, né traccia. I casigliani si accorgeranno della dipartita del signor G solo quando realizzeranno un tanfo troppo forte e nauseabondo, più acre ed insistente di quello emanato dal peggiore dei cibi etnici.

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    1. Ho dovuto farmi spiegare da Ray Bradbury cosa sono le..."morti catodiche", se no non ci arrivavo.


      Sono le morti che si verificano solo in televisione, non nella vita reale.

      Ieri sera ne ho viste a migliaia, grazie al film We were soldiers.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. ...per inedia da fame....
    ....si faranno strada le....

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    1. Si capiva che la ENNE di inedia non era stata digitata, sulla tastiera, con sufficiente forza.

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