lunedì 24 giugno 2024

Lettera a due lucertoline mai nate


Non è la prima volta che causo la morte di piccoli animali sotto la mia responsabilità. Le mie intenzioni sono buone: filmarli, fotografarli e poi rilasciarli dove li ho trovati. Insomma, fare dei piccoli documentari sulla Natura, ma si tratta sempre di motivazioni egoistiche. Gli animali non hanno bisogno di essere fotografati o filmati; desiderano solo vivere in pace. Sono io che voglio togliermi lo sfizio di interferire nelle loro vite, benché temporaneamente, ma facendo a volte danni imprevisti. Facevo giardinaggio e, mentre mi occupavo di trasferire piante da un vaso all’altro, sono saltate fuori due uova di lucertola. Le ho riconosciute subito perché mio padre, quand’ero bambino, me ne aveva mostrata una. E’ stato durante l’infanzia che ho maturato un amore sviscerato per le cose naturali. Di queste due uova volevo documentare l’intero sviluppo, o almeno la loro schiusa. Poi, i lucertolini li avrei liberati in giardino, non ritenendomi in grado di fornir loro da mangiare. 



Non è andata come previsto. L’ennesimo fallimento. Il mio errore è stato quello di mettere le uova in un contenitore su un davanzale esposto a mezzogiorno, ma senza la protezione di 15 centimetri di terra. Avevo messo solo, sopra di loro, un ammasso d’erba secca, con un fazzoletto di cotone a copertura del tutto. Una protezione troppo debole per le uova e gli embrioni si sono disidratati. Il calore del sole li ha uccisi. In ogni caso, le uova non hanno un bell’aspetto. Le tengo ancora con me, sul comò della camera, per monitorarle di continuo e lo farò finché non mi sarà chiaro che non c’è più speranza per gli embrioni. Che so, magari cominceranno a puzzare. Benché sia cosa saggia perdonare gli altri, cominciando a perdonare se stessi, è giusto che io tenga esposte alla mia vista, come monito per non ripetere lo stesso sbaglio, queste due piccole creature che per la mia sbadataggine non nasceranno mai.

9 commenti:

  1. Scusi ma non è la prima volta che leggo che le scappa il morto.
    Perché insistere a cagionare decessi a viventi , anche se involontari?
    Se poi lo scrive ufficialmente, che risposta si aspetta?
    Io non sono d'accordo con quello che fa coi suoi studi fatti in casa, questo lo posso dire o devo aspettarmi qualche strale? Forse le manca la specifica conoscenza della materia basata solo su letture di libri, ma tutto questo mal si accorda con lo spirito di uno che si definisce animalista.
    Poi si arrabbi pure, ma se lo sbatte in prima pagina qualche reazione dovrà aspettarsela. Gigi

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    1. Apprezzo molto la sua sincerità e cercherò di darle una risposta che sicuramente le risulterà insufficiente e insincera.

      Per prima cosa parto con un proverbio: "Chi fa falla, chi non fa sfarfalla". L'ho imparato quando facevo il liberazionista di animali, molti dei quali, tolti dalle gabbie di allevamenti o laboratori, facevano una brutta fine. In quei casi, mi sarei aspettato qualcuno come lei che mi avesse detto: "Perché non li lasciate dove sono, piuttosto che toglierli dai laboratori di vivisezione o dalle stalle degli allevamenti intensivi?".

      Nessuno mi ha mai fatto questa obiezione, ma non posso escludere che qualcuno l'abbia anche solo pensata.

      Lei mi dirà: "Non è la stessa cosa, perché lì cercavate di liberarli, ma nel suo caso non c'è alcuna buona intenzione, se non quella, egoistica, di fare documentari, per il resto inutili, visto che ce ne sono già tanti in circolazione".


      Ha ragione, io potrei anche fare a meno di filmare e fotografare gli animali, anche perché ai miei utenti del blog non interessa granché di ciò che faccio, perché presi da altri argomenti.

      Quando qualcuno commenta, come nel suo caso, lo fa per criticare e ora ci manca solo la Criticona per eccellenza, quella Zenzero che deve sempre metter bocca, se no non è contenta.

      Voi due vi siete trovati.

      Io le dico subito che continuerò a documentare gli eventi naturali relativi a piccoli animali, anche perché di grandi non ce n'è o non si fanno vedere.

      Lo faccio per me, perché mi piace, perché, come tutti, come anche lei, sono un egoista e la mia passione, praticamente unica, viene prima di tutto, come per i tifosi la passione del calcio viene prima di ogni altra cosa.

      Ho fatto errori?

      Sì!

      Lei non ne fa mai?

      Mi parli della sua vita.

      Se mi accorgerò che lei è una persona perfetta, che non sbaglia mai, avrà tutta la mia ammirazione.

      Nel frattempo, ha già da ora la mia stima.

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  2. Io vedo che si risponde da solo ben sapendo che quello che fa è egoistico. Lo ha detto lei. Superfluo aggiungere altro.
    Quindi la sua passione implica la morte, anche se non voluta, di qualche animaletto sfortunato.
    L'esempio del liberarli dai laboratori non è calzante, quei poveretti sarebbero andati incontro a crudele destino di dolore, in modo certo.
    Le sue lucertole avrebbero avuto, se nate in libertà, il cinquanta per cento di cavarsela. Veda lei. Gigi

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    1. Citazione:

      "Quindi la sua passione implica la morte"

      Esatto!

      Ma non solo questa passione, anche quella di tenere due cani implica la morte, poiché i croccantini che gli do da mangiare sono ricavati da bestiame macellato.

      Anche nutrirmi implica la morte, poiché in alcuni cibi di cui mi nutro ci sono uova e latte di mucca, come i biscotti che mi mangio con il the la mattina, ma se anche mangiassi solo insalata sarebbe implicata la morte di tutti quegli insetti che sono stati eliminati con i pesticidi.

      Quindi, come la mettiamo?

      Lei viene a criticare me, e non guarda la trave che c'è nel suo occhio?

      Provi a fare una disamina della sua condotta di vita e vediamo se e quanto è più morale della mia.

      Le ripeto: si faccia conoscere, descriva la sua esistenza, signor Gigi, e poi valutiamo insieme, senza competitività, senza astio, ma sul piano dell'umana pietà per le nostre insopprimibili contraddizioni.

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  3. Eh, no, mi scusi, ma non mi faccia la supercazzola!
    E' chiaro che la morte ci circonda, andando in auto ammazzo sicuramente moschine, moscerini e farfalle che si spiaccicano sul vetro, così calpestando l'erba, o mangiando il radicchio. Fa parte di ciò che si chiama "impossibilità di impatto zero".
    Altro è andare a stuzzicare animali che magari sarebbero morti lo stesso da investimento, o da pesticidi, con esperimenti fai-da-te.
    E ' quindi una contraddizione detestare gli onnivori, o forse la morte causata dalla sua imperizia o dal suo egoismo, è una morte più giusta e meno mortale, addirittura una morte dolce e leggiadra? Ma mi faccia il piacere. Gigi

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  4. E.....io non sono in competizione con nessuno!
    Non c'è una gara a chi è più o meno morale o immorale.
    Ma certo non mi faccio dare lezioni di vita etica da chi trova scuse nobili alla causa e poi le inficia con condotte malsane, argomentando che tanto lui fa come gli pare. Gigi

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    1. Citazione:

      "non mi faccio dare lezioni di vita etica"



      Non era mia intenzione darle lezioni di alcun genere, ma se lei si permette di criticare il mio stile di vita, non posso fare a meno di chiedermi quale sarà il suo, di stile di vita.

      Se è immacolato, allora ha diritto di criticarmi, ma se è un povero cristo anche lei come me, allora non critichi, se non vuole far scattare una reazione in chi viene criticato.

      Io sono stato sincero e anche lei. Lo apprezzo, ma ora è lei che sta facendo il pedante con me.

      Si ricordi che lei qui è ospite e che non mi ci vuole niente a cancellare i suoi interventi, specie se somigliano un po' troppo a quelli dei maledetti Troll.

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  5. Per lei chi la pensa diversamente è sempre un troll.
    Ne deduco che a lei piaccia solamente avere consenso.
    Nessuno è immacolato, ma magari non sta a fare dei sermoni per poi, lui, pascolare peggio.
    A questo punto mi chiedo perché lei stia a maledire chi magari non volendo, investe un biacco per la strada, quando lei può, in nome della sua curiosità da naturalista dilettante allo sbaraglio, causare la morte di animaletti.
    E che trova tutto normale, se lo fa lui.
    Lei ha anche criticato Darwin, che certo, nei suoi studi, non si peritava di cagionare qualche incidente di percorso.
    Lei fa uguale. Quindi la domanda è: perché altri no, e lei si?
    Gigi

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    1. Il fatto che lei possa commentare qui è già una dimostrazione della mia tolleranza e liberalità. Non intendo convincerla o persuaderla sulla giustezza o meno del mio stile di vita, ma le faccio notare per l'ultima volta che una cosa è premere il grilletto di un fucile sapendo di causare la morte di un animale, per poi spedire il cadavere a qualche museo, ma altra cosa è un incidente di percorso, come nel mio caso, per un errore che, in quanto tale, non era previsto.
      Freeanimals

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