martedì 11 giugno 2024

Voglio solo capire come siamo fatti, e perché siamo fatti così!

Se sui social mi azzardo a chiedere come mai non esistono atleti negri che eccellano nel nuoto, vengo immediatamente accusato di razzismo. Se definisco l’Africa, l’Asia e altri paesi del Terzo Mondo come “contrade selvagge”, arriva senza meno il moralista di turno ad accusarmi di supremazia bianca. Ora, Biglino mi dà un’informazione che non possedevo: gli Indios amazzonici hanno lo stesso volume cerebrale del nostro, ma non gli serve, perché per la vita che conducono in mezzo alla foresta, non hanno bisogno di tutti quei neuroni, che quindi rimangono inutilizzati. Non è un’offesa, è un dato di fatto. Come mai quindi il cervello di un indigeno dell’Amazonia, che da secoli vive mangiando ragni e dormendo in un’amaca, e un cervello di un caucasico, che da sempre ha una vita un po’ più complessa, sono identici? La Natura non avrebbe mai creato una cosa del genere, perché la Natura è fondamentalmente pragmatica. Si evince piuttosto che deve esserci stato l’intervento di un fabbricante di cervelli, che li abbia fatti tutti con lo stesso stampo, mettendoli nei crani delle cavie che aveva a disposizione, lasciando poi che esse si disperdessero nel mondo e che si arrangiassero. Da questo semplice dato di realtà, qualcuno riesce a cavar fuori discorsi moralistici, pur di accusare gli altri di essere dei malvagi razzisti. Io voglio solo capire. Non voglio offendere nessuno.


16 commenti:

  1. forse mezza risposta è qui
    https://www.youtube.com/watch?v=EpysWPTDlMg

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  2. sono gianni palma
    http://incatenati-schiavi.blogspot.com/
    ciao Roberto

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    1. Grazie per esserti firmato e anche per aver fatto un commento.
      Freeanimals

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    2. Avevo letto questo due o tre anni fa....la signora Dalla Chiesa è andata a fare il suo show a Domenica In, facendo vedere che lei era dubbiosa sui sieri, e c'era in studio proprio Sileri....uno spettacolino da avanspettacolo, con lei che chiedeva al super-scienziato quale marca di sbobba fare, poi alla fine ha concluso che si fidava di lui (il quale ovviamente l diceva di punturarsi).
      Una robaccia da mettere negli annali della tv come esempio di tv trash.
      Zenzero

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    3. Scusa, questo tuo commento si aggancia al darwinismo o a cosa?

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    4. Io rispondo anche in base ai link che TU metti, forniti da altri....se li trovi fuori luogo, o non vanno messi, e se si, il commentatore è libero di leggerlo e rispondere di conseguenza.....cosa c'è di strano?
      Zenzero

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    5. Non metterti subito sulla difensiva.

      Forse hai ascoltato l'intervista a Biagio Russo e quindi hai commentato in modo pertinente.

      Io non ho avuto 28 minuti di tempo per ascoltarla e quindi non posso sapere.

      Subito a tirar fuori le spine, tu, come i ricci!

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    6. No, il link non è quello di Russo, ma quello delle ore 10.46, "incatenati alla schiavitù del lavoro", se lo apri c'è un sonetto dedicato a Sileri, poi si parla della Dalla Chiesa.
      Ho risposto attenendomi a quello.
      Zenzero

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  3. Una spiegazione evoluzionistica potrebbe essere questa: che il cervello umano (come tutti gli altri caratteri fondamentali) si è evoluto in modo unico quando l'umanità era ancora confinata in Africa, dove è nata.
    Poi, durante (e dopo) le grandi migrazioni che ci hanno fatto raggiungere tutto il mondo, non è più cambiato.
    Questo, perchè i tempi delle modificazioni genetiche sono lunghissimi, superiori alla storia dell'homo sapiens.

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    1. Come mai gli Indios amazzonici non hanno prodotto pittori, scultori, architetti, ingegneri, letterati, artisti in genere e la bomba atomica?

      Forse per il contesto ambientale, poiché per catturare una scimmietta bastava una cerbottana e non serviva una mitragliatrice?

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    2. Non bisogna confondere il potenziale genetico con le conseguenti manifestazioni culturali.
      L'ambiente in cui si vive condiziona moltissimo.
      Ed è proprio da questo che nasce la diversità delle razze (o delle etnie, che dir si voglia), fermo restando che la specie Homo Sapiens è sempre la stessa.

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    3. Sempre restando in tema di Indios, quali sono le loro manifestazioni culturali?

      Mi viene in mente che certe tribù sono bravissime a rimpicciolire le teste dei nemici uccisi.

      Poi, con certe fibre vegetali, immagino producano cesti e abbigliamento, anche se di quest'ultimo non fanno un grande uso.

      Letteratura niente, perché non hanno una lingua scritta, ma solo parlata.

      Forse, qualche flauto di canna o d'osso.

      Altro non mi viene in mente, comunque è un po' poco, rispetto alla nostra razza (o etnia che dir si voglia).

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  4. Forse si accontentano di vivere così, non avendo dei modelli imposti a forza dall'alto, e quindi si arrangiano vivendo come uomini semplici e rudimentali.
    Forse ai nostri padroncini non interessa che evolvano perché siccome devono strappargli le terre, li devono tenere a livello più primitivo.
    Zenzero

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    1. Vivendo all'interno di una foresta vastissima, gli Indios hanno sempre avuto scarsi contatti sociali e quando ne avevano qualcuno, mettevano mano all'arco e alle frecce, perché così gli dicevano di fare gli istinti tribali di sopravvivenza.

      Anche noi Sapiens, in Occidente, vivevamo all'inizio dentro immense foreste, ma abbiamo cominciato quel processo di trasformazione dell'ambiente che si è rivelato essere autolesionista, e che procede tuttora.
      Nel frattempo, ci siamo riprodotti e, nonostante le battaglie che pure noi facevamo, siamo cresciuti di numero, inventando cose, anche superflue, andando oltre la cerbottana e l'arco e le frecce.

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