Fonte: Bighunter
Gli ambientalisti europei hanno subito una pesante sconfitta alle ultime elezioni europee, perdendo quasi un quarto dei loro deputati nel Parlamento europeo. Un dato particolarmente evidente per i Verdi francesi, che devono fare i conti con il dimezzamento dei rappresentanti al Parlamento Ue, passati da 10 a 5. Secondo l'analisi del sito Chassepassion, gli ambientalisti hanno scontato in termini elettorali la radicalizzazione del movimento, gli scontri durante le manifestazioni, come avvenuto a Sainte Soline, i ripetuti attacchi contro i contadini (salvo poi avvicinarsi a loro in prossimità delle elezioni) e le azioni spesso illegali e violente di gruppi estremisti. La tendenza si è verificata in tutta Europa, con un calo generale dei deputati da 71 a soli 52. Una delle ragioni risiede nel fatto che la questione climatica e le tematiche ecologiste sono ormai prese in seria considerazione da tutti i grandi schieramenti. A ciò si aggiunge che nelle aree rurali c'è stato un aumento del sostegno a liste formate da sindacati agricoli, che sono riusciti a eleggere rappresentanti anche al Parlamento europeo, cosa molto evidente per esempio per i Paesi Bassi. Anche in Lussemburgo e Germania i partiti ambientalisti devono fare i conti con una netta riduzione dei seggi conquistati. Per quanto riguarda i risultati italiani, va considerato il consistente ridimensionamento del Movimento 5 Stelle, il più agguerrito contro la caccia e su temi animalisti che ottiene 8 eurodeputati eletti contro i 14 del 2019, a cui si aggiungono i 6 eletti con Alleanza Verdi e Sinistra. Una netta minoranza rispetto al numero di seggi conquistati dal Centro destra, che arriva a quota 42 europarlamentari (25 FdI, 9 FI, 8 Lega), anche considerando qualche esponente del PD (20 eletti) che potrebbe allinearsi al fronte animalista.
<< gli ambientalisti hanno scontato in termini elettorali la radicalizzazione del movimento, gli scontri durante le manifestazioni (...), i ripetuti attacchi contro i contadini (...) e le azioni spesso illegali e violente di gruppi estremisti. >>
RispondiEliminaSe posso dire la mia, le azioni violente o illegali non mi sembrano una buona propaganda.
Ormai in occidente ogni decisione è necessariamente politica, e queste manifestazioni, pur facendo parlare del fenomeno, spaventano ed allontanano gli elettori (e per conseguenza i candidati).
Magari Free, che ne ha passate tante, è pronto a smentirmi.
Non mi permetto di smentire i miei affezionati utenti.
EliminaTuttavia, I cacciatori che scrivono per Bighunter, come i cacciatori in genere, tendono a sopravvalutare gli animalisti, arrivando a parlare di "Lobby animaliste".
Vorrei sapere a quali "scontri durante le manifestazioni" e quali "attacchi contro i contadini" sono stati fatti dagli animalisti.
La gente tende a fare confusione e mettere tutti nello stesso calderone.
Quegli sciocchi che si siedono sull'asfalto, bloccando il traffico, sono per caso animalisti?
Giusto, ma la confusione (magari alimentata ad arte) non aiuta.
EliminaUna cosa è certa, che il movimento green non va d'accordo con gli animalisti, ma paradosso non compreso dai cacciatori, non va d'accordo nemmeno coi contadini.
RispondiEliminaInviterei i suddetti hunters ad informarsi bene.
Il movimento green FINGE di andare incontro ai contadini e favorirli, in realtà li sta mettendo con la schiena al muro e la canna alla tempia anche loro, sottraendo, per esempio, terreni che da agricoli, dovrebbero ospitare le pale eoliche o il fotovoltaico;
un progetto per il quale ci sono già pronte, come condor in attesa del cadavere, aziende anche estere , che stanno già mettendo a punto gli orrori deturpanti dei pannelli solari.
Il movimento green della new generation europea, comandato dai soliti, sta facendo man bassa di tutto, con espropri coatti, portando quindi i contadini a perdere la fonte di sostentamento che hanno, non potendo più coltivare terreni che gli vengono tolti.
In realtà ci saranno sempre meno terreni agricoli e quindi, sempre meno aziende italiane a produrre ortaggi e frutta, alimentando e aumentando così l'importazione da paesi terzi che già c'è (limoni da Cile e Argentina o arance spagnole sono una prassi),che si renderà necessaria per sopperire alla mancata produzione italiana, e mettendo in ginocchio non solo le famiglie, ma anche la tanto decantata filiera agricola che vorrebbe frutta e verdura a km zero.
Da una parte si ha quindi una piovra tentacolare che arraffa tutto, e dall'altra si continua a raccontare ai cittadini, la favola che i prodotti italiani vanno tutelati e incoraggiati, in quanto più sani e meno sottoposti a trattamenti antiparassitari come avviene all'estero. dove ci sono regole molto più libere.
Zenzero
E questo mi conferma sempre di più che l'unica svolta green che può funzionare sta nella riduzione del peso antropico (leggi popolazione mondiale).
EliminaMi ero fatto l'idea che i pannelli fotovoltaici li mettevano solo i contadini che decidevano di farlo e non che gli veniva espropriato il terreno, ma tutto può essere, anche perché non mi sono informato bene della faccenda.
EliminaFreeanimals
Ah, io sono quasi d'accordo....nel senso che eliminerei proprio il peso antropico in toto...:)
RispondiEliminaZenzero
Che esagerata !
EliminaBasta ridurlo ad un livello accettabile per l'ecosistema e per gli altri animali.
Mi dispiacerebbe molto 'sparire' prima del tempo ;-)