Fonte: ANSA
Aumento
dell'Iva, 80 euro, ripresa. E' scontro tra il premier Matteo Renzi e
i commercianti all'assemblea annuale di Confindustria. Il presidente,
Carlo Sangalli, nel suo intervento va all'attacco. La replica del
premier è netta.
"Fischiatemi pure ma io difendo la buona politica".
Sangalli,
ripresa senza slancio - "Siamo
di fronte ad una ripresa senza slancio e senza intensità. Una
ripresa senza mordente che non salta mai la faglia, il crepaccio tra
stagnazione e crescita. Il nostro Paese ha ancora molta strada da
fare, ma ha certamente le carte in regola per fare meglio". Così
il presidente Confcommercio Carlo Sangalli. In 12 mesi, "occupazione,
consumi, produzione, fiducia, credito, hanno seguito un andamento
altalenante non riuscendo a imprimere un cambio di passo". Molti
dati mettono in dubbio "il teorema che la crisi sia soltanto un
brutto ricordo".
Il
discorso del premier
- "Fischiatemi pure se avete il coraggio ma la politica
deve essere con la P maiuscola, dovete credere nella politica e
l'atteggiamento di chi dice tutti uguali fa il vostro male, non il
vostro bene". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo
Renzi all'assemblea di Confcommercio, replicando a chi dalla platea
lo contestava chiedendogli anche di "tagliarsi lo stipendio".
"Prendo l'impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel
2017 di non aumentare l'Iva. Ma l'Iva non si tocca più dal 2013, le
clausole non sono mai state toccate dal nostro governo, l'ultimo
aumento è scattato nell'ottobre di quell'anno, noi siamo in carica
dal febbraio 2014". "I numeri dell'Istat riguardano
soprattutto i posti a tempo indeterminato, c'è un record storico. Ma
contemporaneamente i lavoratori autonomi e le piccole medie imprese
sono ancora in sofferenza. I risultati sono sì positivi ma non
ancora sufficienti a rilanciarci".
Commercianti
criticano gli 80 euro; Renzi, li rivendico
- "Grandissimo rispetto per chi ritiene gli 80 euro una mancia
elettorale, sono contento di averli dati. E' una valutazione che
rispetto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi
all'assemblea di Confcommercio. Le parole del premier sono state
accolte da qualche fischio e 'buu'. "Che non fossero apprezzati
da voi lo sapevamo da tempo ma che fossero una misura di giustizia
sociale verso gente che non guadagna 1500 euro al mese lo rivendico
con forza".
Grillo,
nessuno gli crede più - "Fischi
al Bomba dalla platea di Confcommercio quando il bugiardo parla degli
80 euro. Ormai nessuno gli crede di più e gli italiani quando lo
vedono in tv cambiano canale per non sentire le sue gigantesche
balle". Così il blog di Beppe Grillo che conclude, alludendo
alla restituzione del bonus: "Altro che amministrative o esito
dei ballottaggi. Renzie ha 1.400.000 motivi per dimettersi
subito". "Gli 80 euro secondo Renzie hanno 'permesso
alle persone di comprarsi uno zainetto in più'. Ma chi vuole
prendere in giro? Anche i commercianti hanno provato sulla loro pelle
il fallimento di tale misura, che non ha prodotto alcun risultato
positivo, né per l'economia perché non ha aumentato i consumi, né
per aiutare i milioni di cittadini in difficoltà che non hanno visto
un centesimo oppure che ora sono costretti a restituire tutto",
scrive il blog che continua: "Gli 80 euro sono stati dati con
una mano e tolti con l'altra. Tutti, bollette alla mano, sanno che le
tasse locali sono aumentate e che i servizi pubblici, in primis la
sanità, sono stati tagliati costringendo famiglie e imprese a
maggiori spese quotidiane per sopravvivere". Insomma, "quella
degli 80 euro è diventata beffa per 1,4 milioni di italiani che
hanno dovuto restituirla in un unica rata da circa 1.000 euro. Tra
loro anche 341.000 cittadini che guadagnano meno di 7.500 euro lordi
l'anno. Altro che amministrative o esito dei ballottaggi. Renzie ha
1.400.000 motivi per dimettersi subito".
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