Fonte:
Libero Quotidiano
Stando
alle previsioni apocalittiche delle profezie di Nostradamus
e del vescovo irlandese Malachia
del 1140, con l'elezione del
"papa nero"
sarebbe finito il mondo. Dicerie, sicuramente. Di certo c'è che non
è passata inosservata, alla luce di quelle premonizioni, la scelta
caduta sul nuovo Pontefice. Josè
Mario Bergoglio
non ha il colore della pelle nera, ma è comunque un "papa
nero". Il nuovo Pontefice è un gesuita, proviene cioè dalle
fila del potentissimo ordine fondato da Ignazio
di Loyola
nel 1534 che vanta tra le altre cose una gerarchia molto strutturata
con in testa un potente preposito generale, che non a caso viene
tradizionalmente chiamato il "Papa nero". Attuale preposito
generale, in realtà, non è Bregoglio, ma Adolfo
Nicolas
che comanda su 17.906 gesuiti, di cui 12.737 sacerdoti: un esercito.
I
fanatici dell'occultismo e i sostenitori delle profezie rispondono
però che il colore "nero" non deve essere associato solo
alla persona, al direttore generale, ma deve essere esteso a
etichettare la macchina di potere dei gesuiti, al mistero che avvolge
le trame dell'ordine. Altri tirano in ballo le ombre sul passato di
Bergoglio che lo vedrebbero un tempo vicino
alla dittatura argentina e perfino responsabile di aver
consentito alla sanguinaria giunta militare il sequestro di alcuni
sacerdoti. Nelle
profezie sul "Papa nero" comunque si dice che l’ultimo
Pontefice verrà “da lontano per incontrare tribolazione e morte”
e che “durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa
siederà (un/il?) Pietro (il?) Romano, che pascerà il gregge fra
molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà
distrutta ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine”.
E le prime parole di Francesco affacciato al balcone di San
Pietro, quali sono state? "Vengo dalla fine del mondo". C'è
carne al fuoco per i fan dell'occultismo...
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