giovedì 18 maggio 2017

Il grado di civiltà degli invasori è inferiore al nostro



Che che se ne dica, e qualunque possa essere il fine ultimo volto a giustificare un'immigrazione come quella che stiamo subendo in Italia, tutti condannano, ma nessuno vuole muovere un dito per porre rimedio, pur sapendo che le conseguenze saranno disastrose per l'Europa. È luogo comune dedurre e ritenere necessarie le porte aperte a chicchessia, senza alcuna necessità di protezione o impedimento di accesso. Se noi riteniamo il nostro paese il punto di riferimento dove si deve svolgere la nostra vita e dove con i nostri vicini dobbiamo dividere i nostri sentimenti, non mi pare che ci possa essere una coesistenza facile con gente sconosciuta, con grado di civiltà di gran lunga inferiore a quello che noi abbiamo avuto la fortuna di conseguire, con il sacrificio dei nostri antenati.



E devo aggiungere che non si tratta di dividere con gli altri i nostri beni e le nostre ricchezze morali, ma si tratta di distruggere, senza alcuna utilità, tutto ciò che noi abbiamo acquistato nel tempo con sacrifici. Immaginate di vivere in una casa di vostra proprietà con le porte aperte senza vietare l'accesso ad alcuno o senza chiedere a chi si introduce in casa vostra perché è venuto e che cosa vuole. O addirittura entra in casa vostra qualcuno e vi manda via perché dice che deve starci lui. E’ questo il mondo che noi stiamo creando, lontano da qualsiasi logica di rispetto della propria dignità dei propri beni e della propria vita.

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