Testo di Ludovico Muratori
Che che se ne dica, e qualunque possa essere il fine ultimo volto
a giustificare un'immigrazione come quella che stiamo subendo in
Italia, tutti condannano, ma nessuno vuole muovere un dito per porre
rimedio, pur sapendo che le conseguenze saranno disastrose per
l'Europa. È luogo comune dedurre e ritenere necessarie le porte
aperte a chicchessia, senza alcuna necessità di protezione o
impedimento di accesso. Se noi riteniamo il nostro paese il punto di
riferimento dove si deve svolgere la nostra vita e dove con i nostri
vicini dobbiamo dividere i nostri sentimenti, non mi pare che ci
possa essere una coesistenza facile con gente sconosciuta, con grado
di civiltà di gran lunga inferiore a quello che noi abbiamo avuto la
fortuna di conseguire, con il sacrificio dei nostri antenati.
E devo aggiungere che non si tratta di dividere con gli altri i
nostri beni e le nostre ricchezze morali, ma si tratta di
distruggere, senza alcuna utilità, tutto ciò che noi abbiamo
acquistato nel tempo con sacrifici. Immaginate di vivere in una casa
di vostra proprietà con le porte aperte senza vietare l'accesso ad
alcuno o senza chiedere a chi si introduce in casa vostra perché è
venuto e che cosa vuole. O addirittura entra in casa vostra qualcuno
e vi manda via perché dice che deve starci lui. E’ questo il mondo
che noi stiamo creando, lontano da qualsiasi logica di rispetto della
propria dignità dei propri beni e della propria vita.
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