mercoledì 17 maggio 2017

Olocausti, olocaustini, olocaustacci


Testo di Paolo Sensini


RAI, di tutto di più: dalla squillante voce di Piero Marrazzo, già presidente della Regione Lazio con ampio stuolo di trans a sua disposizione, ben pagati con i soldi dell'erario, ora corrispondente da Gerusalemme per la RAI, veniamo a sapere che "Bashar al-Assad ha fatto largo uso di forni crematori contro migliaia di oppositori nel penitenziario di Saydnaya, 50 chilometri a Nord di Damasco". Le prove? Voci diffuse da Stuart Jones, responsabile per il Medio Oriente del Dipartimento di Stato americano, ma al momento il grado di attendibilità si attesta sul "si dice". Un "si dice" che potrebbe costare un bel po' di bombe, magari constatando subito dopo che si era trattato dell'ennesimo bluff per scatenare una nuova guerra umanitaria. Tutto questo però basta alla Tv di Stato per dare pieno credito e diffusione a chiacchiere su ipotetici "campi di sterminio" siriani, senza procedere a una minima verifica se accuse di tale gravità non rientrino nel novero delle "fake news". È stato sufficiente che lo riferisse un giornalista del calibro di Marrazzo, uno che di situazioni scabrose se ne intende parecchio, e tanto basta.

2 commenti:

  1. mi piacerebbe sapere il costo e il tempo di 50 o più cremazioni al giorno.
    Chssà se i giornalisti che han riportato la notizia sono in grado di fare questi calcoli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si vede lontano un miglio che è una fake news. Anzi, più del fumo di bruciato, si sente il ...."fetor judaicus".

      Elimina