Testo di Maria Rosaria Iuliucci
Guru che vanno, guru che vengono e ci lasciano interdetti per le
loro decisioni, fatto sta che ad ogni tempesta accade qualcosa che
colpisce tutti in maniera forte e genera scelte inaspettate che ci
lasciano così, senza parole. La tempesta dell'altro giorno è stata
di portata eccezionale. Infatti, approfondendo sui siti americani di
attività solare, ho letto che l'impatto con la CME (espulsione di
massa coronale) ha aperto una breccia nella magnetosfera terrestre
permettendo al vento solare di incunearsi e quindi di generare una
tempesta molto forte come non si aveva da tanto tempo. Una crepa
nella magnetosfera significa che anche per noi si è aperta una
breccia nei nostri corpi sottili e aura generando un grande
squilibrio e per molti decisioni improvvise e inaspettate.
Le
decisioni prese durante una tempesta di tale portata rappresentano un
salto quantico di grandissimo impatto. Lavorano sulle nostre credenze
più profonde, su stati dell’essere che hanno bisogno di essere
rilasciati perché non ci appartengono più e generano sempre una
separazione da una vecchia modalità di noi stessi e dagli altri, in
quanto specchi profondi di noi stessi. Ogni decisione presa durante una tempesta, soprattutto di questa
portata, chiude irrimediabilmente un ciclo per aprirne un altro, dove
le modalità di vita cambieranno e dove ci mostreremo a noi stessi e
agli altri in una chiave nuova ma con sfumature molto antiche. Siamo
ancora in purificazione e dunque attraverso una tale tempesta un velo
si stacca da noi per mostrarne un altro ancora più profondo sul
quale si deve tanto lavorare.
I nostri veli rappresentano i nostri
corpi sottili insieme alle loro aure e forme-pensiero e non sono
altro, in chiave macrocosmica, che la rappresentazione perfetta del
campo elettromagnetico terrestre. Fin quando esisterà il "VELO" elettromagnetico sia per
la terra che per noi, noi non potremo dire di aver raggiunto il
nucleo profondo della nostra essenza. Quindi il lavoro ciclopico
continua a colpi di veli che crollano e di rivelazioni inaspettate,
ma non è ancora finito. Ecco perché noi siamo a tutti gli effetti
degli eroi, perché poter vivere attraverso un meccanismo di tale
portata non è da uomini normali. Ci vuole tanto equilibrio e
centratura, cosa che al momento non è da tutti. Ed è proprio nella
ricerca dell’equilibrio che bisogna lavorare adesso per poter
passare indenni attraverso questo periodo, rimanendo centrati nel
cuore.
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