Fonte: Leggo
I cavallucci marini stanno scomparendo dal mare. E stavolta non è
soltanto colpa del riscaldamento globale che sta determinando effetti
catastrofici in ogni angolo del Pianeta. L'uomo, infatti, gli da’
la caccia. Una caccia spietata che sta decimando i cavallucci, tanto
che le stime, diffuse dai ricercatori di Sea Shepherd, parlano di 35
milioni di esemplari pescati ogni anno. Un numero enorme e
assolutamente non sostenibile. Anche perché, cosa te ne fai di un
cavalluccio marino? La domanda, forse, sorge spontanea. La risposta,
meno. Dalla metà degli anni '50 (quando la gente scoprì quanto
poteva essere bello fare bagni di sole e di mare) fino alla fine
degli '80, cavallucci marini, piccoli pesci palla e stelle marine,
erano considerati oggetti, macabri souvenir in vendita nei negozietti
delle classiche località balneari, anche nel nostro Paese. Una moda
di dubbio gusto che, fortunatamente, sarebbe stata osteggiata anche
dalle Autorità competenti. In Oriente, invece, nel frattempo, quella
"moda" era da sempre considerata qualcosa di più. Un
farmaco, una medicina. Denti di tigre, code di lucertola, corni di
rinoceronte, cavallucci marini essiccati e quant'altro. Tutti
ingredienti degni delle pozioni di Maga Magò. Solo che, stavolta,
non sarebbe stato un film.
A che serve un cavalluccio marino essiccato? Per incredibile che
possa sembrare, la vita di milioni e milioni di esemplari di
cavallucci marini servirebbe per curare le difficoltà erettili del
maschio cinese o orientale. Una specie di pillola blu che arriva dal
mare per salvarti serata e reputazione. Una volta essiccato e
ridotto in polvere, infatti, il "prodotto farmaceutico" fa
bella presenza di sé nelle vetrine e sui banconi delle farmacie
dove, pare, sia molto apprezzato. Così, dopo gli 80/100 milioni di
squali che, ogni anno vengono uccisi per le loro pinne, ingrediente
fondamentale per la celeberrima zuppa, piatto principale dei
matrimoni orientali, arrivano i cavallucci marini polverizzati, che,
quei matrimoni, cercano di salvarli. E allora, lunga vita agli sposi!
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