lunedì 8 maggio 2017

Libertà di scelta, sempre!




TREVISO - Prima ancora di decidere se Roberto Gava, medico radiato per le sue posizioni no vax dall'Ordine sia un eroe o no; prima ancora di portare a compimento la vicenda giudiziaria dell'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, accusata di aver somministrato migliaia di falsi vaccini tra Veneto e Friuli, le cinquecento persone (di cui 100 bambini) scese ieri in Piazza Borsa a Treviso con le Gava mask e i cartelli hanno evidenziato un dato sempre più chiaro: la profilassi ufficiale ha un problema. E il fronte degli scettici situa in Treviso la sua roccaforte. Le famiglie no vax arrivano da Trentino, Friuli, Emilia Romagna. La voce della protesta non si leva però contro la profilassi vaccinale, ma sull'obbligatorietà di un unico trattamento vaccinale standard, somministrato in maniera massiva.

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