Il segreto delle mura impossibili. Mura gigantesche, composte da blocchi giganti e pesanti svariate decine di tonnellate, spostati a 3.500 metri di altezza. Sono stati spostati da un popolo che, secondo la ricostruzione degli archeologi, non avrebbe dovuto possedere animali da traino come tori o cavalli. Visto che sulle Ande crescono solo piccoli arbusti, questo popolo non possedeva corde robuste, e probabilmente non usava nemmeno la ruota per i trasporti. Come hanno fatto? Queste sono domane che da decenni frullano nella mente degli archeologi che studiano il sito di Sacsayhuamán, in Perù. Ma forse oggi abbiamo scoperto come hanno fatto. Alcuni ricercatori di prestigiose Università del Centro e Sud America hanno recentemente raccolto la sfida, e hanno analizzato le “rocce dei giganti” di Sacsayhuamán. E, incredibile a dirsi, hanno scoperto che si tratta di rocce sintetiche, o “geopolimeri”. Questo vorrebbe dire che i costruttori non avrebbero spostato nessuna roccia. Piuttosto, avrebbero trasportato con calma a dorso di lama migliaia e migliaia di sacchi di “ingredienti” per realizzare le rocce sintetiche direttamente sul posto. Poi avrebbero mescolato tutti gli ingredienti, e la roccia, come per magia, si sarebbe formata davanti ai loro occhi. Questo processo di realizzazione di un “geopolimero” è assolutamente scientifico, e perfettamente realizzabile. A patto di avere la tecnologia e le conoscenze di chimica necessarie per farlo.
Negli ultimi anni alcuni ricercatori di fama mondiale hanno scoperto che il rivestimento che ricopre la Piramide Romboidale di Snefru non è fatto di calcare, ma di roccia “sintetica”, o geopolimeri. Lo stesso è stato scoperto riguardo ad alcuni blocchi della Grande Piramide di Giza: non è calcare, sono “geopolimeri”. (Nota: un geopolimero è diverso dal “cemento romano”, o malta, perché risulta essere duro come una roccia vera). Una riflessione. Noi abbiamo iniziato a realizzare geopolimeri solo dal 1950. Ma allora quali conoscenze della chimica possedevano questi costruttori, se sono riusciti a farlo millenni prima di noi? Da dove venivano? E perché sui due lati dell’Atlantico, in Perù e in Nord Africa, popolazioni antichissime riuscivano già a realizzare rocce sintetiche?
Gilgamesh, personaggio semi-mitologico, strangola il leone tenendolo per la collottola, con apparente sforzo minimo, la fiera attaccata al corpo. Viste le proporzioni nelle statue e nei bassorilievi, si direbbe il personaggio alto 6/7 metri minimo, mentre si vocifera di scheletri appartenenti a giganti che raggiungevano i 30 piedi, circa 10 metri. Costoro e le diavolerie chimiche già conosciute nei millenni passati, permisero la costruzione di palazzi, muraglie, tombe enormi, costruzioni dette appunto gigantesche perché portate a temine da uomini altissimi, dotati di forza sovrumana rispetto all'homo comune sapiens sapiens....
RispondiEliminaGli scienziati, o gate-keepers, sono ormai costretti ad ammettere qualcosina circa la pietra artificiale, e non é finita qui... Il resto dopo la pubblicità, come dice il Roberto Giacobbo. Altro gate-keeper.