domenica 1 gennaio 2023

Lettera al collezionista di rettili


Ti sei mai chiesto perché i "tuoi" rettili cercano di scappare? Forse non gradiscono la tua presenza, vivendola come un pericolo o almeno un'imposizione, un'interferenza nelle loro vite. Quale autorizzazione hai avuto nell'appropriarti delle loro esistenze, usufruendo comodamente dei razziatori di natura che spogliano gli habitat naturali? Te lo dico io. Hai avuto l'autorizzazione dal principio antropocentrico in base al quale l'uomo è padrone del mondo, che a sua volta si basa sulla concessione divina a dominare le bestie. Se tale concessione, che si trova nel primo libro della Bibbia, è arbitraria, anche l'antropocentrismo lo diventa, puro arbitrio. Infine, scherzare sulla natura e sull'etica non è un comportamento da persone adulte: indica frivolezza e immaturità. Sarà questo il successo dei tuoi video, l'immaturità della grande maggioranza del tuo pubblico? Se vieni contestato, non fermarti alla superficie, cioè agli insulti che ricevi. Essi sono la scorciatoia con cui persone che, come te, amano gli animali, cercano di farti capire alcune cose. Se tu ti sforzassi di capire dove sono gli errori nel tuo comportamento, forse loro, i tuoi antagonisti, si sforzeranno di moderare i termini nei tuoi confronti. Oppure, continuate ad odiarvi reciprocamente, simmetricamente, così come i razziatori di natura continueranno a rapire dai loro ambienti anfibi, rettili, insetti e altre forme di vita che, a modo tuo, ami. E il mondo continuerà ad essere quell'inferno che è. "Non si parla di corda in casa dell'impiccato" è un proverbio che indica il dovere di non offendere i sentimenti altrui, di chi, come gli animalisti, subisce l'affronto quotidiano dell'uccisione e dello sfruttamento degli animali, da parte dell'uomo.

12 commenti:

  1. Ah beh...se tu ti sforzassi allora loro si sforzeranno...direi che non fa una piega.
    Auguri di buon anno

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    1. Mi pare di cogliere una velata ironia...


      Ai miei tempi esisteva una cosa chiamata "Disarmo unilaterale", che si applicava teoricamente alle nazioni potenzialmente belligeranti.

      Non so quanto sia realistico, ma il principio resta valido, sia a livello internazionale, sia nei conflitti tra persone o gruppi.

      L'alternativa è il muro contro muro, ciascuno resta sulle sue posizioni e il mondo continua ad andare a rotoli.

      L'aver scritto questo testo nell'area commenti del suo canale YT, con toni che mi paiono pacati e distensivi, è già un modo per attuare il...disarmo unilaterale tra noi animalisti e lui collezionista di rettili esotici.

      Dopo tanti insulti che si è preso, gli sembrerà strano sentire i miei discorsi.

      Dici che gli faranno effetto?

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    2. No nessuna ironia, il commento è più che ok. Sull'effetto beh...dipende da quanta intelligenza e desiderio di sincera comunicazione ci sono dall'altra parte.
      Dicevo solo che il congiuntivo (sforzassi) suona bene con il condizionale (sforzerebbero).
      Spero tu non la prenda come un'offesa... :-)
      Gli auguri erano veri e sentiti.

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    3. Scusa, dov'è l'errore: "Sforzassi...sforzerebbero".

      Correggimi, per favore, ché io non ci arrivo.

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    4. Cit. Se tu ti sforzassi di capire dove sono gli errori nel tuo comportamento, forse loro, i tuoi antagonisti, si sforzeranno...
      Ad ogni modo Roberto, non facciamone un casus belli, mi spiace di aver sollevato la questione.

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  2. Non c'è egoismo più grande che il voler tenere sotto una teca o simila un animale. Gli animali vanno lasciati liberi di vivere la loro vita in totale libertà come la natura ha previsto per loro.
    Finchè non capiremo questo saremo costretti a subire la "cattività" dei nostri mandriani, difatti proprio come gli animali siamo sempre più limitati e "recintati" nonchè sottoposti a sperimentazioni di ogni tipo (il vaccino è solo l'ultima di queste in ordine cronologico).
    Tutto quello che abbiamo fatto e facciamo) ci torna indietro finchè non si prende consapevolezza che ciò è ingiusto e gravemente dannoso.
    È solo questione di tempo e questo è ormai agli sgoccioli.
    È triste che non solo in millenni l'umano non ha imparato nulla ma anzi continua pervicacemente nei suoi errori incurante degli orrori che provoca, paradossalmente l'unico "freno" che sembra avere un qualche effetto è quello indotto dei padroni ma mai purtroppo per consapevolezza ma solo per paura... Se davvero un Dio ci ha creato questi sarà in totale depressione poichè al di là della paura e del ricatto l'umano non sembra mai ritornare sui suoi passi per amore o comprensione (tralasciando l'amore e l'affetto per la prole, i genitori o i cari che alla fine sono funzioni meramente compensative, opportunitistiche o istintive per le quali si ha poco o nessun merito, come disse qualcuno: "46Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?").
    Se leggete i passi inerenti i tempi pre diluviani o quelli di Sodoma e Gomorra ci si accorge che sono perfettamente adattabili purtroppo a quelli attuali, stessi orrori e deviazioni inumane. È inutile la stragrande maggioranza degli umani non impara nulla dei suoi errori e dal suo passato, al massimo fà finta di migliorare (sempre con il solo scopo di rinforzare l'ego e essere accettato dal gruppo). Davvero triste.

    gg

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    1. Citazione:

      "Non c'è egoismo più grande che il voler tenere sotto una teca"



      Ecco, è quello che ho pensato anch'io.

      Ci sono due tipi di amore: quello egoistico e quello altruistico.

      Spesso sentiamo dire che se si ama veramente qualcuno, lo si deve lasciare andare, libero di fare le sue scelte.

      Se questo è valido fra un uomo e una donna, dovrebbe essere valido anche nel caso di persone come Michele e i "suoi" rettili.

      Si tratta di un amore egoistico, ma lui non se ne accorge, né ha intenzione di iniziare una seria riflessione su questo punto.

      Immagino la grande passione che lo muove, ma se è per questo anche i cacciatori hanno una...grande passione, però mortifera.

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    2. Troppo spesso gli umani confondono senza rendersene conto l'amore disinteressato con quello appunto egoistico. Il punto è che spesso l'uomo si auto convince di amare veramente l'animale solo perchè lo nutre, lo coccola e lo cura. Ma ahimè mancherà sempre il bene più prezioso per lui la libertà e la compagnia dei i loro simili. Una prigione è sempre una prigione per quanto confortevole. Ricordo sempre alcune scene raccapriccianti di alcuni canarini che dalla frustrazione di essere perennemente in una gabbia si staccavano complusivamente alcune piume dalle loro ali... Quasi a voler dire "queste ali non mi servono a nulla! Solo a ricordarmi che potrò per sempre zampettare in uno spazio angusto senza mai volare!"
      Eppure certe cose la gente è come se non le vedesse...
      Sono sempre più convinto che tutte le atrocità che si stanno.intensificando sempre più contro la specie umana siano dovute a questo karma da purgare. Solo quando l'uomo tratterà tutti i viventi con rispetto ed empatia credo che esse cesseranno, fino ad allora credo siano una causalità inevitabile.

      Gg

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    3. Citazione:

      "Solo quando l'uomo tratterà tutti i viventi con rispetto ed empatia credo che esse cesseranno"



      Lo sto predicando da almeno mezzo secolo.

      Vox clamantis in deserto.

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    4. Per questo ti ammiro e ti sono vicino.
      Una volta se non sbaglio Malanga diceva: "Chi è animico si riconosce"
      Per gli altri invece la locuzione latina "repetita iuvant" sembra il classico luogo comune. Bisogna rivolgersi solo a chi ha anima, per gli altri è solo tempo perso e frustazione purtroppo.

      Gg

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    5. Sui social, più li frequento, più passa il tempo, e più mi diventa facile individuare chi è senz'anima. Ne trovo ogni giorno.

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