Ugo Quinzi: Una domanda s'impone: è commestibile?
Nicola Bressi: Non lo so ancora, Ugo. Questo guazzabuglio che stiamo facendo con la biodiversità mi dà sempre specie nuove da studiare e caratteristiche da imparare. Essere naturalisti non è mai stato noioso. Ma naturalisti nel 21esimo secolo è un vaso di Pandora di novità.
Me: Tutti alieni su questo pianeta? Ma chi è che rilascia le patenti di alienità agli animali? Un altro animale, immagino, il più alieno di tutti. Della serie: il bue che dà del cornuto all'asino!
Fabio Chinellato: Una specie aliena è una specie che si trova in un ecosistema nel quale non sarebbe arrivata spontaneamente se non trasportata (volontariamente o accidentalmente). La definizione è chiara, la responsabilità delle attività umane pure. D'altra parte, se consideriamo tutte le specie aliene che ci sono negli ecosistemi terrestri, mi aspetto che ce ne siano parecchie anche in quelli acquatici.
Patrick Henrard: La rivincita del granchio, da sempre dileggiato nella lingua italiana.
Mah, a me sembra il granchio di Gucci, ma da dove spunta? E il gambero della Louisiana, che fine ha fatto? Quello blu, di granchio, fa tendenza, è attuale. Non è che gli alieni siamo noi palesemente inadatti, come fisico, alla vita su questa terra? Il demiurgo assassino mi sa che se ne sta accorgendo....
RispondiEliminaIn tutta sincerità, dei naturalisti accademici, laureati, non mi piace la spocchia. Si credono dei padreterni, in diritto di decidere se una specie deve vivere o morire. Sono come Fugatti, alla fin fine. (Freeanimals)
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