Fonte: Il Giorno
Sirone (Lecco), 14
settembre 2015 – «Mucca
pazza» in un allevamento
di Sirone. Questa mattina una
vacca destinata al macello si è imbizzarrita.
L'animale, che forse ha percepito il destino che l'attendeva e al
quale ha cercato di
opporsi in tutti modi,
proprio mentre stava per essere trasferita su un camion con
destinazione il mattatoio, si è ribellata. Prima ha puntato gli
zoccoli a terra, poi, quando gli addetti hanno provato a spingerla
per convincerla a spostarsi, ha
rotto il legaccio a cui era vincolata e ha cominciato a scalciare
come un toro o un cavallo imbizzarrito. Sul posto è subito
intervenuto un
veterinario, il quale non
ha potuto altro che emettere un verdetto di immediata condanna a
morte per scongiurare il rischio che il quadrupede scappasse dal
recinto dove era stato confinato e facesse del male a qualcuno, dato
che ha caricato ogni persona che cercava di avvicinarsi. Sono
intervenuti di rinforzo
anche i carabinieri della
stazione di Oggiono ai quali è stato chiesto si eseguire la sentenza
capitale. I militari hanno dovuto svuotare quasi
completamente i caricatori delle loro Beretta calibro 9 d'ordinanza
per abbattere la bestia
ed esploderle contro nei punti vitali una ventila di proiettili
camiciati a raffica. Sotto la selva di colpi la mucca non ha avuto
scampo, è crollata pesantemente al suolo per spirare infine in una
manciata di secondi.
Per tanti umani e per tanti animali la morte diventa una liberazione.
RispondiEliminaIo non ho paura della morte ma del dolore.
Il giorno in cui sarà più facile (se non addirittura piacevole) morire, se ne andranno all'altro mondo, con somma gioia, milioni di persone e di animali. Senza bisogno che ci ammazzino loro. Senza più alcun bisogno che sia il padrone a tagliare la testa ai propri schiavi.
La vera libertà forse si conquista proprio con la morte.
Sono morto anch'io con quella mucca.
E spero di lasciare presto questo mondo.
Ciao Roberto.
E' realisticamente vero quello che dici, ma è anche triste che le cose stiano così: le vittime in balìa dei carnefici.
EliminaForse, l'unica soddisfazione che esse possono togliersi è quella di portare con sé nella morte quanti più carnefici possibile.
E ricorda che per lasciare questo mondo c'è sempre tempo.
Ciao Giovanni.
Non sono assolutamente convinto che animali provino Soddisfazione a "portare con sé nella morte quanti più carnefici possibile" ... questo è uno degli errori e difetti dell'uomo, quello di credere che gli animali possano provare i bassi istinti, morbosi e distorti che contraddistinguono l'essere umano...
EliminaL'unico vero, enorme, esplosivo, tracimante e distruttivo istinto che credo un animale provi in quei momenti è l'istinto di sopravvivenza, una necessità imprescindibile di vivere, malgrado tutto...non odio, non rancore, ma amore per la vita.
VARG, hai tenuto conto di tutti quei tori nelle arene, nelle stalle e altrove, insieme ai cinghiali nella selva che vengono messi all'angolo, e che vendono cara la pelle?
EliminaD'accordo con l'istinto di sopravvivenza, ma anche attaccare il nemico può essere l'ultima fatale forma di difesa.