Testo di Maurizio Barozzi
Ogni anno ci introducono una novità per solleticare la curiosità morbosa di deficienti e pervertiti. Ora c' un monaco che ha cambiato sesso. L'immonda trasmissione del "Grande fratello", che ogni anno viene ripetuta perché evidentemente ci sono rincoglioniti e tossico-video-dipendenti che la vedono, è lo specchio più evidente di questa società degli spettri. E’ noto che la natura
umana, oltre ad alcune valenze positive e nobili, ha anche aspetti
infami, morbosi, sadici e pervertiti. Basta vedere come accorre la
gente quando si verifica un incidente stradale o simili episodi
cruenti, e pochi sono quelli che accorrono per aiutare veramente. Ma
che sfruttando queste particolarità sia permesso, a squallidi
investitori e capitalisti, di inscenare questi spettacoli repellenti
(e non vale solo per Berlusconi e la sua Mediaset, ma anche per la
Rai, che non è da meno), è indice di una civiltà che è arrivata
al capolinea.
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