Fonte: Il sud con Salvini
La nota è
stata diffusa dalla Diocesi in posta prioritaria. Oggetto: «Migranti
e rifugiati ci interpellano – la mobilitazione della Chiesa
bresciana dopo l’appello del vescovo Luciano». Dei
senzatetto locali se ne fottono. Non portano in dote 35 denari a
testa. Al giorno. Le
parrocchie che si sono lanciate nel business, per ora, sono 42 (la
Caritas darà aiuto nel lucroso affare). Nella nota, i posti
disponibili: «Tre sono pronte per l’accoglienza di cittadini
stranieri richiedenti protezione internazionale: parrocchie della
Badia e del Violino
(6 disponibilità), parrocchia di Quinzano
(disponibilità per una
famiglia), parrocchia di Darfo (5 disponibilità). A queste si
aggiungono 1 unità
abitativa di Caritas Diocesana Brescia,
in genere utilizzata per interventi di housing sociale, a
Motella-Borgo San Giacomo
(7 disponibilità) e 2 accoglienze presso la Piccola
Casa della Carità.
Complessivamente,
24 risultano le disponibilità e 5 le situazioni di
micro-accoglienza; 2 parrocchie stanno adempiendo agli oneri per la
messa a norma degli appartamenti messi a disposizione da privati e
parrocchie (aspetto formale amministrativo), avendo già ricevuto
parere favorevole del Consiglio Pastorale Parrocchiale; 9 hanno la
disponibilità (diretta o indiretta) di alloggi e stanno attivando il
Consiglio Pastorale Parrocchiale per condividere il percorso di
coinvolgimento della comunità; 10 parrocchie hanno già condiviso
con il Consiglio Pastorale Parrocchiale la disponibilità a dar vita
a forme di micro-accoglienza nella propria comunità e stanno
cercando soluzioni alloggiative idonee; 17 si trovano
nell’impossibilità a dar corso alla disponibilità all’accoglienza
mancando di strutture alloggiative adatte». Ma quante casette ha, la
Chiesa? Prima non c’erano, quando dovevano accogliere, gratis,
italiani sfrattati.
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