mercoledì 16 settembre 2015

Il contributo delle parrocchie all'instaurazione del NWO



La nota è stata diffusa dalla Diocesi in posta prioritaria. Oggetto: «Migranti e rifugiati ci interpellano – la mobilitazione della Chiesa bresciana dopo l’appello del vescovo Luciano». Dei senzatetto locali se ne fottono. Non portano in dote 35 denari a testa. Al giorno. Le parrocchie che si sono lanciate nel business, per ora, sono 42 (la Caritas darà aiuto nel lucroso affare). Nella nota, i posti disponibili: «Tre sono pronte per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale: parrocchie della Badia e del Violino (6 disponibilità), parrocchia di Quinzano (disponibilità per una famiglia), parrocchia di Darfo (5 disponibilità). A queste si aggiungono 1 unità abitativa di Caritas Diocesana Brescia, in genere utilizzata per interventi di housing sociale, a Motella-Borgo San Giacomo (7 disponibilità) e 2 accoglienze presso la Piccola Casa della Carità.

 
Complessivamente, 24 risultano le disponibilità e 5 le situazioni di micro-accoglienza; 2 parrocchie stanno adempiendo agli oneri per la messa a norma degli appartamenti messi a disposizione da privati e parrocchie (aspetto formale amministrativo), avendo già ricevuto parere favorevole del Consiglio Pastorale Parrocchiale; 9 hanno la disponibilità (diretta o indiretta) di alloggi e stanno attivando il Consiglio Pastorale Parrocchiale per condividere il percorso di coinvolgimento della comunità; 10 parrocchie hanno già condiviso con il Consiglio Pastorale Parrocchiale la disponibilità a dar vita a forme di micro-accoglienza nella propria comunità e stanno cercando soluzioni alloggiative idonee; 17 si trovano nell’impossibilità a dar corso alla disponibilità all’accoglienza mancando di strutture alloggiative adatte». Ma quante casette ha, la Chiesa? Prima non c’erano, quando dovevano accogliere, gratis, italiani sfrattati.

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