giovedì 6 gennaio 2022

San Martino, san Claro e sant'Olceste


Testo di Piero

Alcune istantanee scattate durante una passeggiata mattutina da casa mia alla Chiesa di San Martino, la prima di Valleregia, con una piccola escursione nel bosco retrostante l'attuale Chiesa di Valleregia, dedicata a SS Maria Bambina. Il primo documento che abbiamo è del 12 dicembre 1191 dove si parla di due chiese parrocchiali (!!): San Martino di Magnerri e Santa Maria di Voirè. Furono fondate entrambe da san Claro, fuggito con sant'Olcese dalla Gallia a seguito della persecuzione dei Vandali all'inizio del V secolo; ancora nel 1387 Magnerri veniva indicata come parrocchia autonoma. Tuttavia, quando nel 1712 le 40 famiglie della zona chiesero ed ottennero un cappellano per la celebrazione quotidiana, questo fu occasione di forti contrasti, tanto che si ricorse al senato della città di Genova per appianare la questione. La parrocchiale attuale è del XVII secolo, a tre navate, con cinque altari; nel laterale di sinistra sono conservate le reliquie di San Claro.



Il monumento dedicato ai Caduti di tutte le Guerre posto a lato della Chiesa sopracitata, sul Piazzale Padre Luigi Risso, missionario del PIME.



Il cielo si è aperto dopo la pioggia e la strada sale, in mezzo al verde dei castagni.


La civiltà contadina conservatrice resiste, invece di cedere al consumismo modernista, si continua a mettere il fieno in cascina. 



Scorcio della borgata della "Fraccia", luogo natale del missionario del PIME, Padre Luigi Risso.



Si sale e, il verde, si infittisce.



Ed eccoci a San Martino. Il nostro piccolo centro è stata sempre zona di agricoltura, tuttavia Valleregia faceva parte della "Via del Sale"; questo particolare è importante perché nell'antichissima chiesetta di San Martino una lapide ricorda che di lì passò Sant'Agostino con la madre Monica e, molti decenni dopo, il re Liutprando con le ossa del medesimo santo vescovo che da Tagaste venivano portate a Pavia.


Il famoso gesto del Santo; su San Martino suggerisco la lettura dell'ottimo libro a lui dedicato, scritto da Regine Pernoud, una delle massime autorità in campo storico-medievalista.



L'entrata nel bosco dietro la Chiesa; una volta, come dimostrano gli ancora visibili muretti a secco, queste erano fasce coltivate e non bosco.



Il sentiero prosegue per arrivare alla borgata del "Castello" e da lì giungere sull'Alta Via dei Monti Liguri ma ... avremo tempo di raccontarla e mostrarla nella prossima storia ...

saluti
Piero - Valleregia 19/IX/2021

9 commenti:

  1. Pratico la Liguria da almeno 30 anni , anche se il mio limite è quella di levante , diciamo tigullio o al massimo Camogli.Genova solo città. Avevo come base Sestri Levante , facevo escursioni nei dintorni , ricordo una lunga camminata con mio figlio fino al santuario di Montallegro , poi rifatta in bici percorrendo la val fontanabuona , non dovrebbe essere molto distante dai posti che descrivi.L' entroterra ligure è una vera chicca , scenari che cambiano ad ogni svolta dei sentieri e il mare sempre in sottofondo.
    Se poi capiterà coi tempi opportuni sarebbe interessante scavare sul medioevo , sulla storia che ci hanno raccontato , ma soprattutto su quella nascosta.
    Buona giornata

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  2. Ciao Bobo
    Da casa mia alla Val Fontanabuona ci vogliono, sia usando la A12, uscita Chiavari/Lavagna o Sestri L., o facendo le provinciali interne oltre un'ora e mezza ... Avendo un territorio tutto particolare, in Liguria anche per fare trenta chilometri, puoi metterci più di un'ora.
    Da quelle parti siamo stati al Lago delle Giacopiane e al laghetto delle Lame che è di origine glaciale.
    Avrei piacere di camminare insieme a te.
    Saluti
    Piero

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    1. La prima volta che vengo in Liguria per qualche giorno ti avviso e ce la facciamo , volentieri.
      Ciao

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    2. ... da lunedì passiamo in arancione. L'orso Toti ha così deliberato.
      Saluti
      Piero

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    3. Sinceramente di quello che deliberano questi psicotici me ne sbatto.
      Comunque fino ad Aprile - Maggio non credo che mi farò qualche vacanza

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    4. Mare, collina, montagna, in poche migliaia di metri, a volte. Anche io amo molto la Liguria. Grillo e Toti abbassano la media. Ognuno ha la sua croce.

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  3. Salutami la mia bella Liguria, che io non dimentico mai, la mia terra natale, la mia culla, è da oltre trent'anni che abito in Friuli, e mi manca molto, io resto sempre ligure, nell'animo, nello spirito, in tutto.

    Zenzero

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  4. Bei posti e belle foto. Ho apprezzato i riferimenti storici e quelli alle vite dei santi.
    Saluti,
    Ise

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  5. Grazie a tutti.
    Ne arriveranno altre
    Buona Epifania
    Piero

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