sabato 13 aprile 2024

Ho fatto cose

 


Sono stato assente dal blog per più di 24 ore, perché è venuta a trovarmi la mia morosa dalla lontana Svizzera, ma non andate subito a pensar male. In realtà, abbiamo fatto cose come nemmeno le coppie di sposi a volte fanno, impegnate come sono, normalmente, a fare ciascuno la sua vita. Noi siamo andati a Talmassons, a prendere alcuni insetti stecco (Bacillus rossius), che lei aveva trovato nella rubrica dedicata su Subito.it. E siccome non vuole che io compri animali nei negozi, mi fa spesso questo servizio da segretaria, trovandomi gli annunci di animali in regalo. Stavolta, è successo con gli insetti stecco, ma precedentemente, qualche settimana fa, si era trattato di chiocciole africane giganti (Lissachatina fulica), che però non andammo a prendere per mancanza di tempo. In quel caso, avremmo dovuto andare fino a Moggio Udinese

 


Si è fermata una settimana, che è volata, in virtù del cosiddetto tempo psicologico. Siamo andati anche a Città Flora, annessa a Città Fiera, ed è stato un vero tripudio di fiori, colori, acquari e attrezzature annesse e connesse, compresi Bonsai di tutte le misure e i prezzi. A Città Flora, che avevo in mente di visitare già da più di un anno, da quando mi ero messo in testa l’idea del laghetto da giardino, non ero mai stato. Per non venire via a mani vuote, visto che gabbie estive per tartarughe non ne abbiamo trovate, né un bastone “acchiappa-serpenti” col manico lungo e l’impugnatura anatomica, quando già eravamo nei pressi della cassa, ho trovato una cascatella in ceramica, con la stessa acqua in circolo, per 44 euro, che ora fa bella mostra di sé sul tavolo del soggiorno e che metto in funzione a ore pasti. Pur essendo io un segno d’aria, secondo l’astrologia, sono pur sempre un Acquario, e l’acqua mi piace, in tutte le sue forme, tranne nel caso di acqua profonda, poiché in tal caso emerge – è proprio il caso di dirlo – la mia talassofobia

 

In uno degli altri giorni, siamo andati in montagna, accompagnati da mia figlia. Lo scopo era di prenotare le vacanze di agosto presso gli alberghi diffusi. Oltre a Tolmezzo, dove siamo stati già l’anno scorso, stavolta abbiamo provato un altro comune: Sutrio. Le date in cui saremo in Carnia, se Dio ce lo permetterà, saranno dal 13 al 15 agosto per Tolmezzo e dal 20 al 22 per Sutrio. Lo dico per i ladri che in quei giorni troveranno la casa sguarnita e senza i miei ferocissimi cani da guardia. E infatti, nel secondo turno, quando ci sarà anche mia figlia, in totale saremo tre umani, tre cani e quattro tartarughe. I cinque insetti stecco e i quattordici pesci resteranno a casa, giacché questi ultimi, possono resistere due giorni senza mangiare, mentre i fasmoidei avranno avuto abbondanza di cibo prima della partenza.



Dopo aver effettuato le prenotazioni, per le quali non hanno voluto alcun anticipo, abbiamo fatto un giro per il paese di Sutrio. Mentre io e Orsetta eravamo seduti su uno scalino, all’ombra di uno stavolo, con la morosa che cercava d’individuare l’ingresso del nostro futuro appartamento, ci è spuntata davanti ai piedi una farfalla saturnide, e precisamente una Aglia tao. Di primo acchito, vedendo le sue ali malconce, ho capito che aveva subito dei traumi e che non sarebbe vissuta a lungo, ma siccome speravo che vivesse almeno quel tempo sufficiente a permettermi di ricavare un video, l’ho portata fino alla macchina tenendola fra le mani a cucchiaio. L’unico contenitore disponibile, in auto, era il porta-occhiali, dove l’ho messa sapendo che avrebbe potuto morirvi all’interno. Così infatti è stato e la bella farfalla con gli ocelli, a casa, è arrivata cadavere.

 


In questa settimana passata insieme, abbiamo fatto anche altre cose, come per esempio l’esser stati a trovare una coppia che vive sugli argini del Tagliamento dormendo in macchina, dato che l’ultima alluvione, a causa della quale erano stati dichiarati dispersi, aveva portato via la tenda da campeggio nella quale vivevano. Vivono la vita dei profughi non perché siano degli stravaganti, lui friulano e lei thailandese, ma per necessità dovuta a sfortune finanziarie. Siccome la loro storia meriterebbe un articolo a parte, mi fermo qui, senza entrare nei particolari. E per quanto riguarda le altre cose che in una settimana abbiamo fatto io e la mia morosa, non aggiungerei altro, a meno che non v’interessi sapere qualcosa sui bar e i ristoranti che abbiamo frequentato. Da solo non ci andrei mai, ma con lei, e magari anche con mia figlia, ci vado volentieri.

2 commenti:

  1. A Talmassons anni fa c'era un pub dove potevi bere delle ottime birre alla pesca e alla ciliegia, era arredato in stile country ispirato ai pellerossa......per caso siete andati lì? C'è ancora?
    O ha chiuso la baracca come tanti esercizi tritolati dai lockdown?
    Zenzero

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    1. Veramente, non ne conoscevo neanche l'esistenza.


      Come ho detto anche nell'articolo, non sono un grande frequentatore di bar, quando sono solo.

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