lunedì 2 giugno 2014

Azioni concrete di rivolta per persone coraggiose

 

Non pagate più niente.
Rigettare le richieste di pagamento usufruendo della protezione dei propri dati personali.
Quando vi chiederanno dei soldi senza che vi conoscano, è possibile usufruire della normale protezione dei propri dati personali; esplicitate il rifiuto del consenso al trattamento dei propri dati personali (UCC 1-308) e restituite al mittente, il quale non potrà mai più inviarvi lettere via posta ordinaria o telefonarvi via telefono, pena una sanzione amministrativa e, se insistono, penale.


In autostrada, per esempio, potete restituire il biglietto rifiutando l’offerta di contratto ed il trattamento dei vostri dati e non possono trattenervi oltre altrimenti li potrete denunciare per sequestro di persona (anche se è a vostro rischio e pericolo farlo in autostrada e potreste avere problemi); rinviare, invece, al mittente le buste di Equitalia o le lettere che inviano come minaccia alle persone è semplice e basta rifiutare il trattamento dei propri dati come la legge Nazionale ed Internazionale permettono. Per le intimidazioni di pagamento, stile Equitalia o simili, si consiglia anche di seguire le procedure NAC;
Per un modello di NAC per Equitalia (intimidazione di pagamento) puoi scaricarlo dal sito di Equitalia.

Nota Importante: se ritirate la busta e la aprite, il rigetto DOVETE farlo sul contenuto, altrimenti rigettate il contenitore! Per mia personale scelta, preferisco la parola ”Rigettato/a“. Mai sentiti gli uomini di sistema? Usano questa parola per un motivo. Mia speculazione: come possiamo render nullo qualcosa che deve esser perfezionato grazie alla nostra accettazione? Attenendoci al DIRITTO COMMERCIALE E ALL’ARTICOLO 1 DEL C.C. IL QUALE CI RICORDA CHE SIAMO SOGGETTI DI DIRITTO. Condivido con tutti voi quanto segue: è possibile RIGETTARE e quindi ANNULLARE tutti i documenti della sedicente Italia S.p.a travestita da repubblica italiana, vale a dire tutto ciò che sono sanzioni amministrative, inviti a pagamenti (vedi Tares, bolli auto, Imu) titoli di viaggio, con le modalità inserite nella foto.

9 commenti:

  1. Belle parole se si fosse proprietari di alcunché, diversamente c'è sempre da rimetterci, ma se si desidera far concorrenza a Don Chisciotte, padroni di farlo.
    Per me è più che lampante che l'autore del post non si è misurato con quel blob che è la repubblica italiana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando i disobbedienti supereranno la massa critica, Equitalia collasserà.

      Elimina
  2. Ma si , adesso va di moda la sovranità personale , l'OPPT proposto in tutte le salse.
    Signori miei , la sovranità personale è uno STATO MENTALE ; per chi ancora non l'ha digerito bene noi si vive dentro un SISTEMA , e il sistema va col pilota automatico , nel senso che anche tutti noi con le nostre azioni quotidiane contribuiamo a muoverlo.
    Queste trovate sono semplici furberie , adeguamenti informatici della filosofia alla Totò " accà nisciun e fess " , semplici pseudo stratagemmi per fare da parassiti in un sistema col quale viviamo in simbiosi.
    Lungi da me fare l'apologia della tassa , anche perchè sappiamo bene che non di tassa si tratta ma di pizzo ad associazioni a delinquere travestite da banche internazionali , ma se vogliamo essere puristi , sempre per il principio famelico del sistema autoalimentante in cui viviamo , visto che ogni minimo movimento prevede un corrispettivo in soldi , che tutto ha un prezzo , usare un'autostrada costa , usare un 'auto costa , vivere una casa costa , perchè si usa corrente , acqua , energia , la strada per giungervi , il servizio di raccolta rifiuti perchè per mangiare si va al supermercato e si viene a casa con più plastica che cibo e visto che , per il momento , il nostro stomaco non è ancora fatto per digerire la plastica questa va smaltita e questo ha un costo.
    TUTTO ha un costo in questo nostro folle modo di vivere ... e io diffiderei alla grande anche di chi ci viene a porgere su un piatto la soluzione per divincolarsi da queste vessazioni.
    Per il principio di cui sopra : nessuno fa niente per niente.
    Diversamente vale l'incipit di Andretta : non essere proprietari di niente , al quale aggiungerei anche partecipare il meno possibile al folle rito del consumismo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte il fatto che in tutta Europa solo in Italia le autostrade sono a pagamento (tranne qualche galleria austriaca), durante una delle conferenze del venerdì a Codroipo, Antonio Miclavez, raccontò che quand'era bambino a Vienna un suo zio che aveva fatto parte dell'esercito tedesco nella IIWW, gli rise in faccia quando il piccolo Antonio candidamente gli disse che le tasse servivano per i servizi per i cittadini.

      Un uomo che aveva fatto parte del Terzo Reich forse sapeva che la popolazione viene spremuta per gli armamenti.

      Il che, secondo me, pone una pietra tombale sulla questione da te sollevata.

      Elimina
  3. "A parte il fatto che in tutta Europa solo in Italia le autostrade sono a pagamento"
    ???
    La Francia non è in Europa... Infatti tutte le volte che vado a Nizza mi fanno pagare l'autostrada.
    https://www.autostrade.it/it/pedaggio-societa-autostradali-in-europa
    ***
    Io li amo, quelli di OPPT: peccato che non li vedremo mai rovinati, piagnucolosi e disperati dato che quando lo faranno saranno bannati dalle pagine e non potranno più esprimere la loro disperazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vado mai a Nizza e quindi spero che perdonerai la mia incompleta informazione sulle autostrade a pagamento.

      Siccome anch'io moralmente mi sento un OPPT, anche se per molti anni lo sono stato cripticamente, sarà difficile che banni me stesso da questo blog.

      Elimina
    2. "Errare è umano, perseverare diabolico."
      Le avevo già suggerito di astenersi dal trattare argomenti a lei sconosciuti, ma lei no!
      In Europa, compreso l'Austria, le autostrade sono a pagamento, tranne in Germania, ovunque io sia stato ho sempre dovuto pagare e mi meraviglio di lei dal momento che il Friuli confina con tutti stati che pretendono il pedaggio.
      Lo zio di Antonio Miclavez ha riportato una realtà, le tasse non si pagano per i servizi ma per arricchire una ristretta cerchia di persone, ed in rete parcheggia una poderosa quantità di letteratura, oltre all'antropocrazia, che lo conforta.

      Sig. WB,
      va da se che essendo anarchico tendo anche all'autarchia ed alla essenzialità, non per una questione di tasse, ovviamente.

      Elimina
  4. secondo me il problema è che se ti arrivano lettere il 99% delle volte hai firmato l'autorizzazione al trattamento dei dati. ad esempio se il bollo lo hai pagato la prima volta probabilmente è un accettazione del trattamento. se paghi il canone rai una volta, idem, se mandi una raccomandata con ricevuta di pagamento al tuo indirizzo, idem, forse la cartella equitalia può avere un senso, ma quasi sicuramente chi rivuole i soldi è qualcuno a cui hai consentito il trattamento dei dati e incaricano equitalia per il recupero crediti..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dev'essere come dici tu.

      Quello che mi scoccia è che in questa nazione di ladri e burocrati, io non posso aprire un baracchino per vendere pizzette o sambosa, che subito mi arrivano i NAS a sequestrarmelo, con la scusa dell'igiene pubblica, e la G.d.F. a chiedermi il pizzo per conto dello Stato mafioso con sede a Roma.

      Io li odio, quei maledetti! Non mi lasciano vivere e mi costringono a rimanere in uno stato di sudditanza nei loro confronti e di paura della disoccupazione.

      Elimina