Non
pagate più niente.
Rigettare
le richieste di pagamento usufruendo della protezione dei propri dati
personali.
Quando
vi chiederanno dei soldi senza che vi conoscano, è possibile usufruire della
normale protezione dei propri dati personali; esplicitate il rifiuto del
consenso al trattamento dei propri dati personali (UCC 1-308) e restituite al
mittente, il quale non potrà mai più inviarvi lettere via posta ordinaria o
telefonarvi via telefono, pena una sanzione amministrativa e, se insistono,
penale.
In
autostrada, per esempio, potete restituire il biglietto rifiutando l’offerta di
contratto ed il trattamento dei vostri dati e non possono trattenervi oltre
altrimenti li potrete denunciare per sequestro di persona (anche se è a vostro
rischio e pericolo farlo in autostrada e potreste avere problemi); rinviare,
invece, al mittente le buste di Equitalia o le lettere che inviano come
minaccia alle persone è semplice e basta rifiutare il trattamento dei propri
dati come la legge Nazionale ed Internazionale permettono. Per le intimidazioni di
pagamento, stile Equitalia o simili, si consiglia anche di seguire le procedure
NAC;
Per
un modello di NAC per Equitalia (intimidazione di pagamento) puoi scaricarlo
dal sito di Equitalia.
Nota
Importante: se ritirate la busta e la aprite, il rigetto DOVETE farlo sul
contenuto, altrimenti rigettate il contenitore! Per mia personale scelta,
preferisco la parola ”Rigettato/a“. Mai sentiti gli uomini di sistema? Usano
questa parola per un motivo. Mia speculazione: come possiamo render nullo
qualcosa che deve esser perfezionato grazie alla nostra accettazione? Attenendoci al DIRITTO COMMERCIALE E ALL’ARTICOLO 1 DEL
C.C. IL QUALE CI RICORDA CHE SIAMO SOGGETTI DI DIRITTO. Condivido con tutti voi
quanto segue: è possibile RIGETTARE e quindi ANNULLARE tutti i documenti della
sedicente Italia S.p.a travestita da repubblica italiana, vale a dire tutto ciò
che sono sanzioni amministrative, inviti a pagamenti (vedi Tares, bolli auto,
Imu) titoli di viaggio, con le modalità inserite nella foto.
Belle parole se si fosse proprietari di alcunché, diversamente c'è sempre da rimetterci, ma se si desidera far concorrenza a Don Chisciotte, padroni di farlo.
RispondiEliminaPer me è più che lampante che l'autore del post non si è misurato con quel blob che è la repubblica italiana.
Quando i disobbedienti supereranno la massa critica, Equitalia collasserà.
EliminaMa si , adesso va di moda la sovranità personale , l'OPPT proposto in tutte le salse.
RispondiEliminaSignori miei , la sovranità personale è uno STATO MENTALE ; per chi ancora non l'ha digerito bene noi si vive dentro un SISTEMA , e il sistema va col pilota automatico , nel senso che anche tutti noi con le nostre azioni quotidiane contribuiamo a muoverlo.
Queste trovate sono semplici furberie , adeguamenti informatici della filosofia alla Totò " accà nisciun e fess " , semplici pseudo stratagemmi per fare da parassiti in un sistema col quale viviamo in simbiosi.
Lungi da me fare l'apologia della tassa , anche perchè sappiamo bene che non di tassa si tratta ma di pizzo ad associazioni a delinquere travestite da banche internazionali , ma se vogliamo essere puristi , sempre per il principio famelico del sistema autoalimentante in cui viviamo , visto che ogni minimo movimento prevede un corrispettivo in soldi , che tutto ha un prezzo , usare un'autostrada costa , usare un 'auto costa , vivere una casa costa , perchè si usa corrente , acqua , energia , la strada per giungervi , il servizio di raccolta rifiuti perchè per mangiare si va al supermercato e si viene a casa con più plastica che cibo e visto che , per il momento , il nostro stomaco non è ancora fatto per digerire la plastica questa va smaltita e questo ha un costo.
TUTTO ha un costo in questo nostro folle modo di vivere ... e io diffiderei alla grande anche di chi ci viene a porgere su un piatto la soluzione per divincolarsi da queste vessazioni.
Per il principio di cui sopra : nessuno fa niente per niente.
Diversamente vale l'incipit di Andretta : non essere proprietari di niente , al quale aggiungerei anche partecipare il meno possibile al folle rito del consumismo.
A parte il fatto che in tutta Europa solo in Italia le autostrade sono a pagamento (tranne qualche galleria austriaca), durante una delle conferenze del venerdì a Codroipo, Antonio Miclavez, raccontò che quand'era bambino a Vienna un suo zio che aveva fatto parte dell'esercito tedesco nella IIWW, gli rise in faccia quando il piccolo Antonio candidamente gli disse che le tasse servivano per i servizi per i cittadini.
EliminaUn uomo che aveva fatto parte del Terzo Reich forse sapeva che la popolazione viene spremuta per gli armamenti.
Il che, secondo me, pone una pietra tombale sulla questione da te sollevata.
"A parte il fatto che in tutta Europa solo in Italia le autostrade sono a pagamento"
RispondiElimina???
La Francia non è in Europa... Infatti tutte le volte che vado a Nizza mi fanno pagare l'autostrada.
https://www.autostrade.it/it/pedaggio-societa-autostradali-in-europa
***
Io li amo, quelli di OPPT: peccato che non li vedremo mai rovinati, piagnucolosi e disperati dato che quando lo faranno saranno bannati dalle pagine e non potranno più esprimere la loro disperazione.
Non vado mai a Nizza e quindi spero che perdonerai la mia incompleta informazione sulle autostrade a pagamento.
EliminaSiccome anch'io moralmente mi sento un OPPT, anche se per molti anni lo sono stato cripticamente, sarà difficile che banni me stesso da questo blog.
"Errare è umano, perseverare diabolico."
EliminaLe avevo già suggerito di astenersi dal trattare argomenti a lei sconosciuti, ma lei no!
In Europa, compreso l'Austria, le autostrade sono a pagamento, tranne in Germania, ovunque io sia stato ho sempre dovuto pagare e mi meraviglio di lei dal momento che il Friuli confina con tutti stati che pretendono il pedaggio.
Lo zio di Antonio Miclavez ha riportato una realtà, le tasse non si pagano per i servizi ma per arricchire una ristretta cerchia di persone, ed in rete parcheggia una poderosa quantità di letteratura, oltre all'antropocrazia, che lo conforta.
Sig. WB,
va da se che essendo anarchico tendo anche all'autarchia ed alla essenzialità, non per una questione di tasse, ovviamente.
secondo me il problema è che se ti arrivano lettere il 99% delle volte hai firmato l'autorizzazione al trattamento dei dati. ad esempio se il bollo lo hai pagato la prima volta probabilmente è un accettazione del trattamento. se paghi il canone rai una volta, idem, se mandi una raccomandata con ricevuta di pagamento al tuo indirizzo, idem, forse la cartella equitalia può avere un senso, ma quasi sicuramente chi rivuole i soldi è qualcuno a cui hai consentito il trattamento dei dati e incaricano equitalia per il recupero crediti..
RispondiEliminaDev'essere come dici tu.
EliminaQuello che mi scoccia è che in questa nazione di ladri e burocrati, io non posso aprire un baracchino per vendere pizzette o sambosa, che subito mi arrivano i NAS a sequestrarmelo, con la scusa dell'igiene pubblica, e la G.d.F. a chiedermi il pizzo per conto dello Stato mafioso con sede a Roma.
Io li odio, quei maledetti! Non mi lasciano vivere e mi costringono a rimanere in uno stato di sudditanza nei loro confronti e di paura della disoccupazione.