Fonte: International Business Times
Alcuni laboratori
negli Stati Uniti stanno studiando la possibilità di far
crescere degli organi umani all'interno di animali come maiali o
pecore, aprendo quindi
nuove strade per i trapianti. Questo tipo di studi sta scatenando
un dibattito sulle implicazioni scientifiche ed etiche che ha
coinvolto anche il National Institutes of Health (NIH), l'agenzia del
governo USA che si occupa della gestione delle ricerche in campo
medico nel paese. Attualmente questi studi sono ancora alle fasi
iniziali: l'idea di base è
quella di iniettare cellule staminali in embrioni animali da lasciare
in gestazione nel corpo di un animale, nel
tentativo di capire le condizioni necessarie a far crescere degli
organi umani. Il concetto di fondo è quello di modificare il DNA
animale in modo da renderlo incapace di sviluppare determinati
organi, lasciando che siano le cellule umane a portare a termine il
compito. L'organo così ottenuto potrebbe poi essere sfruttato per
trapianti o test di medicinali.
A settembre dell'anno
scorso il NIH aveva
annunciato l'intenzione di sospendere i finanziamenti per le
ricerche nelle quali "cellule staminali umane pluripotenti
vengono introdotte all'interno di embrioni di vertebrati non umani in
fase di pre-gastrulazione", in modo da poter "intraprendere
un processo deliberativo per valutare
lo stato della scienza in quest'area, le questioni etiche che
dovrebbero essere considerate
e i timori rilevanti sul benessere degli animali associati con studi
di questo tipo". Il NIH aveva preso questa posizione dopo aver
ricevuto dei report sui
finanziamenti che alcuni laboratori che conducono ricerche in questo
ambito avevano ricevuto
da altre istituzioni, incluso il CIRM, ossia l'agenzia per le cellule
staminali dello Stato della California. Il MIT
Technology Review stima che negli
scorsi 12 mesi siano state "innescate" almeno 20 gravidanze
uomo-maiale o uomo-pecora,
sebbene nessuna di queste sia stata portata a compimento, anche per
le implicazioni etiche connesse. Inoltre, i risultati di questi
esperimenti ad oggi non sono stati ancora riportati in alcun articolo
scientifico.
Ad ogni modo, i
risultati positivi in questo campo non sarebbero una novità: nel
2010 il biologo giapponese Hiromitsu Nakauchi, oggi professore
di genetica alla Stanford University, era riuscito a far
crescere il pancreas di un ratto nel corpo di un topo,
pubblicando i dettagli dell'esperimento su Cell.
Ovviamente, il legame genetico tra i due animali in questione è
molto più stretto che non quello fra esseri umani e maiali o pecore.
Uno dei gruppi di ricerca attualmente al lavoro negli Stati Uniti è
quello della University of Minnesota guidato da Daniel Garry,
che ha recentemente ottenuto un finanziamento di 1,4 milioni di
dollari dall'esercito USA per cercare
di far crescere un cuore umano in un maiale.
Garry è uno degli
scienziati coinvolti in queste ricerche che sta più facendo
pressioni perché il NIH riveda la propria posizione, considerando i
potenziali benefici della crescita di organi umani, utilizzabili per
i trapianti, all'interno di animali. Il cardiologo della University
of Minnesota è stato tra i 12 firmatari della lettera
inviata lo scorso novembre all'agenzia, accusata di aver
creato una "minaccia per il progresso" e di stare
"proiettando un'ombra di negatività"
sugli scienziati che lavorano in questo campo. Lo scenario temuto da
chi si oppone ad esperimenti di questo tipo è simile a quello
descritto da H. G. Wells in L'isola
del dottor Moreau, pubblicato
nel 1896: nel romanzo vengono descritte le attività di uno
scienziato, il dottor Moreau per l'appunto, che sfruttando le proprie
conoscenze nel campo della vivisezione crea degli ibridi tra uomini e
vari animali. Lo stesso Wells (che era laureato in zoologia) si disse
convinto che simili
risultati avrebbero potuto essere realmente ottenuti
se questi esperimenti di vivisezione fossero stati condotti al di
fuori della semplice fantascienza. "Non
siamo vicini all'Isola
del dottor Moreau, ma
la scienza si muove velocemente",
ha spiegato David Resnik della commissione etica del NIH durante il
meeting dell'agenzia a novembre, secondo quanto riportato dal MIT
Technology Review. "Lo spettro di un topo intelligente bloccato
in un laboratorio da qualche parte mentre urla 'Voglio uscire'
sarebbe inquietante per la gente".
Forse anche le cellule staminali tra poco saranno un ricordo. Nel senso che non avrà senso far crescere o ricrescere un determinato organo per poi trapiantarlo dal momento che, sapendo modificare il dna, si può imporre al corpo di guarire da malattie e magari ringiovanire. Una vita eterna più o meno. Bastasse anche tornare all'età dei personaggi descritti nella Bibbia che campavano anche fino a 900 anni!
RispondiEliminaIl software preinstallato a bordo (attuale dna) ci rende capaci di far ricrescere la pelle, rimarginare le ferite, rinsaldare ossa, guarire da molte malattie solo grazie agli anticorpi. E' probabile che modificando il codice genetico si riesca a fare molto di più e magari molto di più di quanto il più fantasioso amante della fantascienza possa immaginare.
Il corpo è una macchina. Io ne sono convinto.
La nostra memoria lunga è quella che nei pc si chiama HARD DISK. La nostra memoria corta è la RAM. Il codice genetico è la ROM (memoria non cancellabile ovvero DNA). Il cervello è il processore o chip pincipale e cosi via.
Siamo solo ai primordi dell'ingegneria genetica.
Che, accoppiata alla nanotecnologia, potrà davvero rivoluzionare il futuro.
Se fosse vero quanto dico (campare a lunghissimo se non in eterno) potremmo ipotizzare un mondo con poche persone (sarà sempre meno importante fare figli dal momento che si resta giovani a lungo). Un mondo di immortali. A cui forse non serviranno neanche più gli schiavi come oggi (mano d'opera, forza lavoro) poiché la tecnologia (robot) avrà fatto passi da gigante.
In poche parole, parafrasando l'evoluzione, è come se avessimo appena scoperto il fuoco.
Credo davvero che il futuro, dal punto di vista strettamente tecnologico, sarà sorprendente.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Affascinante quello che dici!
EliminaMi chiedo però se questo ipotetico futuro non verrebbe intralciato dagli Arconti e dal loro capo il Demiurgo, visto che se non sbaglio hanno altri progetti per noi.
E poi mi chiedo anche se tale immaginario futuro, con tanto di vita eterna, non potrà essere esteso anche agli animali, per lo meno quelli d'affezione.
ma........cavoli,d'avvero si crede che cercano metodi di cura e/o sostituzione degli organi x i popoli???
RispondiEliminae allora xchè ci avvelenano sempre + con una moltitudine di metodi e ci curano con la chimica che a sua volta ci farà morire???
i tumori dilagano sempre +.
La propaganda menzognera è la principale arma usata in guerra e le industrie farmaceutiche sono in guerra contro l'umanità, considerato che non ci vogliono morti ma malati al punto giusto, sì da essere dipendenti da loro a vita.
Elimina@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminala BIOGENETICA unitamente alla NANOTECNOLOGIA & ad altre ricerche & tecniche scientifiche, indubbiamente stimola l' interesse & la curiosità NON solo degli scienziati ma anche della gente comune;
ha ragione Giovanni PALMA nel rimarcare ad es. la durata della VITA umana oggi & nel passato, bisogna sottolineare però che il TEMPO TERRESTRE(= LINEARE) è diverso da quello COSMICO(= verticale);
quindi se per NOI raggiungere i 100 anni è un grosso traguardo alcune Razze Cosmiche, possono vivere per migliaia di anni un' altra riflessione è quella sulla ri-crescita degli organi umani;
es. i SOMMI SACERDOTI degli antichi EGIZI usavano delle potenti Tecniche Energetiche per ottenere questo sembra che con la profonda CONOSCENZA del LIBRO dei MORTI, riuscissero a far "resuscitare" come GESU' anche le persone....FANTASCIENZA o SCIENZA MISTERICA !?
MANDI
da
SDEI/SERGIO/CERVO BIANCO
E' la prima volta che sento che con il Libro dei Morti gli antichi egizi sapessero far resuscitare i defunti.
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