Testo di Davide Daniza Celli
In vino veritas. In tarda mattinata ho accompagnato alla stazione di Sasso Marconi mio figlio. Eravamo in anticipo e ci siamo seduti nell'accogliente giardinetto del bar per berci un caffè, poco distante da noi c'era un gruppo di attempati signori. Quello in piedi raccontava che lui passa il tempo andandose in giro ad uccidere le vespe. Ho guardato mio figlio e gli ho detto: "ecco la dimostrazione che con gente così è impossibile salvare l'umanità". Il tizio deve avermi sentito tanto che ha aggiunto provocatoriamente: "io uccido le vespe e chi le difende". È stato allora che mi sono alzato in piedi per andare a dirgliene quattro. Mio figlio mi ha preso per un braccio e mi ha detto: "no, babbo, non puoi, pensa all'incarico che rivesti ora e alle persone che rappresenti". Sono un pacifista, l'avrei solo apostrofato per bene, niente di più, magari prendevo il bicchiere di vino che aveva davanti e lo versavo per terra dicendo: "adesso prova a produrti il vino senza le vespe, coglione!". Poi è chiaro che queste cose non sai mai come vanno a finire. Sta di fatto che ho stretto i pugni e ce ne siamo andati. Perché il vino? La gente mi chiede spesso a cosa serve questo o quell'altro animale, è un classico e ci vuole una gran pazienza a rispondere ad una domanda che non ha senso ed è ignobilmente antropocentrica, però mi sforzo ugualmente.
"A cosa servono le vespe?" - è la domanda più gettonata. Fino a poco tempo fa rispondevo che sono importanti per i boschi perché cacciano le larve degli insetti fitofagi, che tutto è uno, ecc. Recentemente si è scoperto che le vespe diffondono il lievito che serve per far fermentare il vino. Quando mangiano i chicchi dell'uva lo depositano sui grappoli così che quando l'uva giunge negli stabilimenti di lavorazione il lievito selvatico si mescola a quello addomesticato rafforzando il processo di fermentazione. Quindi, tutti quei coglioni che appendono delle bottiglie con acqua zuccherata ai filari di vite per attirare le vespe in una trappola mortale o spargono veleni, non sanno che si stanno danneggiando con le loro stesse mani. Ragion per cui, tutte le volte che bevo in compagnia brindo alla salute delle vespe perché senza di loro non ci sarebbe nulla con cui brindare.
@Gentili e attenti LETTORI,
RispondiEliminaquello che scrive il Davide a difesa delle VESPE è vero,
ma si dimentica dei danni fisici enormi che fanno sul grappolo ed anche sulla frutta matura, infatti NON tutti sanno che la VESPA ha un apparato masticatore, quindi rompono la buccia dell' UVA predisponendola così anche ad attacchi di MUFFA;
l' APE invece ha un apparato "lambente" quindi succhia l' acino ferito dalla cugina, la cui utilità maggiore è invece l' impollinazione di tante SPECIE vegetali, inoltre essendo ONNIVORA si nutre di larve e uova di INSETTI in generale, e di alcuni dannosi parassiti delle colture;
come fa anche e di più il CALABRONE che recentemente ha ucciso qui in FVG un UOMO di 53 anni, che fa però danni enormi sulla frutta in particolare su quella matura, vicino quindi alla raccolta che viene così compromessa dai grossi buchi, inoltre preda in volo un gran numero
di utilissime API;
l' unico predatore che ha è il bellissimo uccello colorato il GRUCIONE, è un ingeniere formidabile mastica il legno e fa dei grandi NIDI, a Noi ne ha riempito uno nel giardino dedicato alla CINCIE, NIDO con decine di esemplari SEMPRE all' erta e pertanto molto pericolosi, alla larga quindi da VESPE e sopratutto dai CALABRONI!!!
SDEI/Sergio
Un bombo nero mi ha distrutto una persiana , sono anni che ne rosicchia un'po' ci ha fatto il nido, dai dai da una parte manca un pezzo di persiana.
EliminaAgli anonimi gentili chiedo gentilmente di firmarsi.
EliminaA quelli non gentili...