Davo per scontato che fosse la Tegenaria domestica, e invece, servendomi dell’App Lens di Google, mi sembra più simile alla specie Holocnemus pluchei, essendo più snello e meno peloso. Fatto sta che questi due ragni erano uno sull’altro e mi sono chiesto se si stessero accoppiando o se si trattasse di un caso di cannibalismo. E’ noto che non solo le mantidi mangino i loro mariti, ma anche certe specie di ragni fanno la stessa cosa, subito dopo l’accoppiamento, sempre che il maschio, in genere più piccolo, non sia abbastanza veloce da scappare. Non ci sarebbe nulla di strano, quindi, se due esemplari della stessa specie si divorassero tra loro. Il bello è che il giorno dopo ho trovato morto uno dei due (quello che stava sotto), e ciò farebbe propendere verso l’ipotesi che si sia trattato di un caso di predazione intraspecifica. Normalmente, sono le femmine a stare sotto il maschio, per una questione meccanica di scambio degli spermatozoi. Oltretutto, avevo di recente visto quella posizione, nell’esemplare che stava sopra, quando la mia piccola mantide di due centimetri e mezzo era stata predata. Il ragno le stava sopra e ci ha messo un intero giorno a svuotarla dai liquidi interni. Anche il ragno che stava sotto presenta, ora, un rimpicciolimento dell’addome, come se anche lui fosse stato svuotato. Ho il portico e l’ingresso pieno di Holocnemus pluchei e quando mia figlia viene a trovarmi, aracnofoba com’è, è come se vivesse dentro un film dell’orrore. Li tengo dove sono in funzione del fatto che quando (e se) troverò una mantide adulta mi serviranno da cibo per lei. Con l’arrivo dei primi freddi, se non dovessi trovare mantidi adulte, cercherò di togliere ragni e relative ragnatele, perché così com’è, la casa fa una pessima impressione. Ringrazio Francesco Spizzirri per aver elaborato la foto da me fatta, rendendola più grande, con i particolari delle sedici zampe ben visibili. Se non fosse stata così particolareggiata, l’App Lens per il riconoscimento delle specie non avrebbe funzionato.
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