martedì 1 novembre 2022

I pescatori sono peggiori dei cacciatori


Testo di 
Gabriella Dimastrodonato

Il dolore dei pesci. L'incapacità di comunicare verbalmente non nega la possibilità che un individuo stia vivendo il dolore. I pesci posseggono gli stessi nostri cinque sensi e anche di più: dei ricettori sensoriali sui fianchi gli consentono di percepire gli oggetti che hanno vicino. Sebbene non possano urlare, se provassimo a guardarli mentre hanno un amo infilato nella carne o mentre si dimenano fuori dall'acqua, riusciremmo a vedere il loro dolore. I pesci sono in grado, esattamente come noi umani, di secernere endorfine, sostanze chimiche che entrano in gioco per ridurre la sensazione del dolore. Esattamente come i mammiferi posseggono i ricettori del dolore. Il paradosso è che buona parte di queste scoperte è stata fatta sottoponendo gli animali a test dolorosi e invasivi, come la somministrazione per bocca di veleno d'ape o acido acetico e la successiva somministrazione di morfina. Una violenza, anche se non ha voce, provoca dolore! Riconoscere la capacità di soffrire di un animale deve cambiare il modo in cui interagiamo con loro e influenzare il nostro giudizio etico e morale.

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