Dopo aver scoperto che la visione notturna era sparita solo per via delle batterie scariche, ho rimesso la fototrappola nella zona che mi è stata indicata come frequentata dal tasso (o dovrei dire tassi?), ma per il momento lo sfuggente mustelide non si è mai fatto vivo. Sempre presenti, invece, i roditori, un ratto e un paio di scoiattoli in questo caso, come pure la faina che si trova un po’ ovunque, sia presso le sponde del fiume Stella, sia in mezzo alla steppa cerealicola in piena pianura, che in pratica consiste in campi di mais e soia, inframmezzati da superstiti brandelli di bassa boscaglia. Purtroppo, è cominciata la caccia e un cane appartenente a una di quelle razze che aiutano i cacciatori fa la sua comparsa, richiamato dal fischio del padrone. A dire il vero, a circa un centinaio di metri dal luogo dove ho piazzato la fototrappola, c’è un’altana per la caccia ai caprioli, che stavolta non sono venuti e, in questi casi, si pensa sempre al peggio. In quel preciso punto, nascosto alla vista dei malintenzionati, i caprioli erano venuti nel giugno scorso, come si può vedere QUI. Ora la fototrappola è di nuovo lì, le batterie non sono scariche, le esche sono state rinnovate, ma se non dovessero esserci i tassi, abbandonerò definitivamente la zona, che non dista molto da Codroipo. E dovrò cercarmi qualche altro posto. Dovrò inventarmi qualcosa, perché di ratti, topi, faine, ricci comincio ad averne abbastanza. Le nutrie, per esempio, seppure abbondanti, raramente si fanno filmare. E i cinghiali, dove diavolo sono i cinghiali?
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