Con chi me la devo prendere, secondo voi? Perché a me non succedono mai queste cose? Io, quando guido, guardo i bordi della strada e quando penso che ci siano degli animaletti che potrebbero sbucare all’improvviso, rallento. Quando vedo merli sui cespugli vicini alla carreggiata o gatti fermi sul bordo, vado piano, se non addirittura mi fermo, quando non ho macchine dietro di me, finché non vedo che l’animale in oggetto si è allontanato (sempre oggi, nel pomeriggio, mi è successo con un fagiano, proprio nella stessa strada tra Sivigliano e il bivio per Romans). E poi ci sono gli indifferenti, i buzzurri, quelli che si credono padroni del mondo, o almeno delle strade, e corrono come dannati, come se non ci fosse un domani. Questi egoisti menefreghisti uccidono le nutrie, i biacchi, le lepri, i fagiani, i gatti che sono soliti allontanarsi dalle abitazioni, specie di notte, i merli che volano rasoterra per sfuggire ai pericoli che vengono dall’alto (i rapaci) finendo maciullati dai pericoli che vengono sul piano orizzontale (le macchine), di cui la loro memoria genetica non li ha avvisati. Poi, sui social, io mi devo confrontare con i naturalisti accademici, che mi rimproverano perché do da mangiare agli uccelli, d’estate e d’inverno, ma soprattutto in inverno. Perché, questi nostri difensori della fauna, laureati in scienze naturali, che solo da poco hanno appeso il fucile al chiodo, non indicono una campagna capillare, assidua e reiterata, per invitare gli automobilisti ad andare piano nelle strade di campagna? In città già vanno a 30 Km all’ora, come a Bologna, e non gli dovrebbe essere difficile imparare ad avere più rispetto per gli animali selvatici, che sono a casa loro, tra l’altro! No, gli “scienziati” se la prendono con noi! Sparano sulla Croce Rossa, perché sanno che le teste di legno con cui tutti noi abbiamo a che fare, carnivori convinti, indifferenti alle tematiche ecologiche, non impareranno mai!
P.S. Dopo una decina di minuti è morta anche la femmina