lunedì 8 novembre 2021

La generazione perduta


Testo di 
Marco Matrix

Oggi è venuta a trovarmi la mia amica Michela con il figlio. Mi ha portato una bella porzione del suo fantastico tiramisù che ha preparato ieri per il figlio che ha compiuto 15 anni. Udite bene! Il ragazzo non si è mai tolto la mascherina nonostante la madre glielo abbia detto più volte. È rimasto seduto da solo, con capo chino verso il feticcio del nuovo millennio, senza mai parlare e rigorosamente mascherato. La mia amica mi ha spiegato che è talmente terrorizzato dal virus che ha preteso di essere inoculato e a scuola non mangia coi compagni ma va in bagno a consumare il pasto. Ora, che il ragazzo stia sviluppando una patologia non certamente di origine virale ma mentale credo sia evidente, ma che due anni di bombardamento h24 abbiano devastato una marea di persone credo sia fuori discussione. Gente che non tornerà più la stessa. Mi dispiace per i ragazzi maggiormente, ma ormai il problema è sociale.

Comunque il tiramisù era speciale.. unica nota positiva.





5 commenti:

  1. ... beh, vanno dietro a Fedez J-Ax sferaebbasta, quindi ... Il resto viene da sé
    Saluti
    Piero

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  2. Spiace solo che quando sarò ottantenne e quindi più vulnerabile dal lato autonomo ( anche se spero sempre di morire un attimo prima di arrivare a questo stadio ), per forza di cose finirò fra le grinfie di questi psicopatici che allora saranno la classe dirigente del paese ( se ancora esisterà un paese )

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  3. Questi comportamenti deviati, sono figli dell'iper-protettività da parte di genitori mai cresciuti e più attenti al parere del prossimo, che al proprio.

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  4. Forse diamo troppa importanza alle cose futili, poca a quelle veramente importanti, fondamentali. E forse siamo ospiti, dipendenti tirati a sorte che nuotano nell'acquario del mega direttore galattico. Fantozzi docet. Iddio ha cuore la nostra sorte? Dove si è cacciato, negli ultimi eoni di tempo? Cosa può importare alle elites della sorte di Mauro Bartoli, che poi sarei io, settantenne malazzato, che puppa la pensione da ormai anni nove? Ci restano le scappatoie, le botte di culo che non a tutti toccano, gli imboscamenti, il tirare a campare. C'è chi ha tirato ottant'anni così, scansando pene ed ambasce. Gastone il fortunato, Paperino lo sfigato. Vita da paperi. Vita da polli.

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