sabato 20 novembre 2021

Virtude e culinaria


L’autunno è la stagione dei funghi. Schiere di buongustai s’inoltrano nei boschi e nei prati muniti di cestello in vimini, che è il contenitore consigliato per trasportarli. Io non sono fra costoro, anche se non disdegno affatto di degustare un buon risotto ai funghi, ma per comodità mi rivolgo a quelli coltivati. A volte, quando mi viene voglia di cucinare, e soprattutto quando ho tempo per farlo, il risotto ai funghi porcini lo faccio anch’io. Il mio, nei confronti dei funghi, è un interesse meramente naturalistico e, avendo la fortuna di conoscere un esperto botanico, approfitto delle belle giornate autunnali per farmi insegnare da lui il nome di qualche specie. Confesso che la mia memoria non mi viene molto in aiuto, ma a forza di ripetere i nomi anch’io finisco prima o poi per impararli. E una volta imparati? Niente, è solo il sottile piacere della conoscenza. Nati non foste per viver come bruti, ma per seguir virtude e culinaria.


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