domenica 24 settembre 2023

Siam tre piccoli topolin

Poiché la fototrappola ha ripreso a funzionare correttamente, ho deciso di tornare a dar la caccia al tasso. Non ho la pretesa di filmare cinghiali, orsi e lupi, perché dove vivo non c’è abbastanza superficie boschiva per queste tre specie, a parte i primi che sono stati segnalati nella zona golenale del Tagliamento. Né tanto meno posso sperare di filmare sciacalli e cani procioni, che pure in Friuli ci sono ma che per me, al momento attuale, sono più che altro figure mitiche e irraggiungibili. Nel presente filmato dovremo pertanto accontentarci dei soliti roditori, ratti e topi, insieme al vagabondo solitario munito di spine, che non manca quasi mai. Assenti, forse per la pioggia, la faina e gli scoiattoli, come si potevano vedere nel video precedente fatto nella stessa postazione. Le limacce rosse, però, l’hanno fatta da padrone e si possono quindi considerare dei veri spazzini della natura. Nulla deve andare sprecato. In quanto all’agilità dei topi campestri, penso che li si possa tranquillamente definire i “folletti dei boschi”. Anche la faina e i ratti, se necessario, saltano, ma i salti fatti dai topolini sono semplicemente prodigiosi. E poi, non stanno mai fermi, si arrampicano senza una ragione e tornano giù subito dopo, annusano, rosicchiano sul posto qualcosa di commestibile, oppure se lo portano via. Presumo che siano sempre in movimento perché chi si ferma è perduto, ovvero, nel loro caso, chi si ferma costituisce una facile preda per i rapaci notturni, loro acerrimi nemici. Io, di rapaci notturni, per ora ho sentito cantare solo la civetta, ma non nei boschi, bensì nel cortile di casa.


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