martedì 5 settembre 2023

Due piccole new entry

Il mio vicino di casa sosteneva che ieri notte la rana del mio laghetto era davanti alla sua porta di casa a mangiare il formaggio, che mette, la sera, per i gatti. Con non poco stupore, gli ho chiesto di che colore fosse. Non ha saputo rispondere, ma alla fine, dopo le mie spiegazioni sui gusti alimentari degli anuri, si è convinto che si trattava di un rospo, attirato non certo dal formaggio, ma dalle limacce che erano, a loro volta, attirate dal formaggio stesso. Gli ho spiegato che le rane verdi, come quella che ho nel laghetto, non si allontanano mai dall’acqua, mentre le rane rosse lo fanno, ma senza andare troppo lontano. I rospi, tra tutti gli anuri, sono quelli che vanno a zonzo lontanissimi dall’acqua. E questo spiega perché finiscano spesso schiacciati dalle macchine. Due, solo nella mia via, ne ho trovati morti così, nel giro di un anno e mezzo, da quando sono venuto a vivere in campagna. In tutti i casi, gli anfibi anuri sono esclusivamente insettivori. Tutta questa introduzione, per dire che da qualche giorno il mio bestiario si è arricchito di due tartarughe terrestri (l’altro mio vicino ne ha sette, sei acquatiche e una terrestre). La persona che me le ha procurate sostiene trattarsi di testuggini marginate, chiamate anche sarde, ma un’esperta appassionata che le ha viste, ritiene che siano le comuni Testudo Hermanni. Quando sono giovani – e le mie hanno due anni – le due specie si somigliano e solo invecchiando le marginate diventano scure. Quindi, non mi resta che attendere, sempre che non mi capiti d’incontrare un esperto ancora più esperto dell’esperta che le ritiene Hermanni. In quanto al cibo, non si deroga dalla regola: le terrestri sono vegetariane, mentre le acquatiche sono carnivore. Il che vi fa capire perché non mi sono procurato tartarughe californiane, acquatiche, come l’altro mio vicino, da mettere nel laghetto. Altrimenti, addio girini! Addio rane!


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