mercoledì 6 settembre 2023

Leggi della natura e leggi dello spirito


Testo di Carla Sale Musio

La sopraffazione è dappertutto. Ci hanno convinto che per vivere sia necessario distruggere e il detto: “Mors tua vita mea” è diventato la norma che crediamo indispensabile alla sopravvivenza. Su questo presupposto crudele abbiamo costruito una società che sta distruggendo il pianeta e provocando ogni giorno nuove patologie psichiche. Nella nostra presuntuosa arroganza dimentichiamo con troppa facilità che gli animali selvatici non hanno bisogno della psichiatria, dei farmaci e dei T.S.O. Le altre specie coltivano uno stile di vita improntato al rispetto della natura e convivono tra loro senza distruggersi a vicenda. Solo la società dell’uomo mette al primo posto se stessa generando innumerevoli guerre e obbligando al sacrificio dell’umanità in cambio di un’appartenenza… che provoca sempre troppo dolore. Da un punto di vista etologico siamo animali da branco, cioè abbiamo bisogno di condividerci e scambiare le nostre emozioni gli uni con gli altri. E questo è ben diverso dalla competizione, dalla prepotenza e dalle guerre che ammorbano le nostre scelte quotidiane. Si chiama, piuttosto, cooperazione ed è indispensabile per la salute mentale. Siamo esseri umani: spontaneamente portati all’umanità. Uccidere, distruggere, sopraffare… sono comportamenti estremi e andrebbero usati solo in situazioni disperate. Nel nostro mondo, invece, sono la consuetudine. Per soddisfare i piaceri del palato non esitiamo a torturare senza scrupoli tante creature docili e innocenti, alimentando l’indifferenza nella nostra anima e coltivando una civiltà che di civile non ha proprio niente. In questo scenario terribile anche mangiare è diventato una droga. E pur di sentirci apprezzati da una moltitudine omologata e priva di autenticità siamo disposti a rinunciare all’umanità e a venderci in cambio di uno stipendio con cui acquistare beni sempre meno utili.

Eppure…



Tante persone scelgono di cambiare. Anche a costo di sentirsi sole in un mondo che fa di tutto per emarginare chi non si conforma. Sono uomini e donne capaci di ascoltare il proprio cuore. Forti di un ideale che esisteva prima che la distruzione trasformasse la vita in un’arena di guerra e l’uccisione diventasse il gioco che intreccia l’esistenza. Gente che crede in un mondo migliore. Anche quando la derisione fa sentire stupidi e annienta le speranze. Preferiscono ascoltare la propria voce intima invece che accendere la televisione. Scelgono il cambiamento. Non perché sia conveniente. Perché sanno che è giusto. Sono quelli che trasformeranno il mondo un granello alla volta (effetto collaterale di una scelta senza seguaci). Creature poco visibili nella società dell’apparire. Seguono il proprio cuore con noncuranza. E spesso chiedono aiuto agli psicologi. Non perché siano malati ma perché sopravvivere in un mondo malato è difficile, faticoso e doloroso insieme. Così, mentre il progresso impone la sopraffazione, camminano contromano senza paura lasciando che l’amore guidi i loro passi e la vita non perda il suo significato profondo.

10 commenti:

  1. Non so dove voglia andare a parare la signora Carla ma ha scritto un articolo pieno di contraddizioni.

    " gli animali selvatici non hanno bisogno di psichiatra , farmaci , tso"
    Vero.

    " le altre specie coltivano uno stile di vita improntato al rispetto della natura e convivono tra loro senza distruggersi a vicenda "
    Provi a mettere il suo gattino in un bosco la sera poi mi dica se la mattina dopo torna a casa sano.

    Gli animali seguono le leggi naturali , che sono spietate , nel senso che ,per continuare ad esistere , la natura deve essere per forza selettiva e tenere in equilibrio il sistema.

    " uccidere , distruggere , sopraffare , sono comportamenti estremi ed andrebbero usati solo in condizioni disperate"
    In teoria è tutto vero , bello , da favola , ma la storia ci dice che così è sempre stato , anzi , fatte le proporzioni , direi che ora ci va anche di lusso ; se le storie che ci hanno tramandato sono vere , nei tempi passati venivi sgozzato appena uscivi di casa e nessuno obiettava, se l' umanità è sempre stata in equilibrio demografico è perché, oltre le malattie , che facevano una buona selezione , ci si metteva pure l' uomo stesso che non aveva rispetto della vita , se non della sua.

    Questi articoli sono pericolosi , in primis perché nei soggetti più deboli psichicamente ( che aumentano in modo esponenziale), innescano uno sconforto , un impotenza , che li annichilisce e toglie loro il vero senso della vita , che è quello di viverla in presenza e trarre esperienza da questo.

    In secondo luogo apre il campo ad un meccanismo perverso : il buonismo ( già trattato nel post dell' empatia ) , molto più pericoloso della " violenza" di un mondo selettivo e quindi crudele.

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    1. Citazioni:

      "Questi articoli sono pericolosi"...."apre il campo ad un meccanismo perverso"



      A me sembrano esagerate queste affermazioni.

      Fino a prova contraria, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, anche la signora Carla.


      Il mondo psichico degli esseri umani si divide spesso in ciò che è e ciò che dovrebbe essere.


      A Genova, nel luglio del 2001, uno degli slogan recitava: "Un altro mondo è possibile".


      Sappiamo tutti che esistono le utopie, ma la mente umana naviga volentieri in quei luoghi, con mestizia, perché sa che, per loro natura, non sono realizzabili.

      Ciò che è successo nei secoli passati, nei rapporti tra gli uomini, è intriso di violenza, ma sono sicuro che non c'era solo quello. C'era anche gioia, letizia, amore, abnegazione, rispetto, creatività e cooperazione, tutte cose che, allora come oggi, non fanno notizia.

      L'uomo è sempre l'eterno uomo, diceva Baudelaire, il più perfetto animale da preda.

      Con educazione, si cerca di attenuare un po' questa sua natura ferina, ma è un'improba lotta.

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    2. Ovvio che ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero.
      Con pericoloso intendevo per i soggetti psicologicamente più suggestionabili , come ho spiegato , secondo la mia opinione , nel commento.

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    3. È meglio accendere una fiammella piuttosto che stare al buio a maledire le tenebre.
      È ciò che fa l'autrice del testo. E ciò che faccio spesso anch'io. (Freeanimals)

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  2. Io penso che il male esista in due forme, il male necessario e quello generato dall'interesse.
    Il male necessario esiste anche in natura, un leone che sbrana un'antilope per mangiarsela, si basa effettivamente sul concetto "mors tua vita mea", se il leone, che madre natura non ha fatto erbivoro, non mangiasse la sua dose di carne, morirebbe.
    L'umano invece fa spesso il male per puro interesse, perché potrebbe campare benissimo senza uccidere o stuprare, ma lo fa, quindi, in tal senso, è anche al di sotto dell'animalità.
    La signora Carla scrive cose belle ma utopiche in gran parte.
    Con ciò non intendo dire che non sia giusto cambiare e fare altre scelte, ci mancherebbe, credo di appartenere anche io a questi ultimi, ma se una sera un tanghero mi puntasse un coltello alla gola e io potessi reagire a mia volta, potrei pure io trasformarmi in un bruto per difendere la mia persona o il mio portafoglio.
    Lo dico da anni: nascere è una condanna perché prima o poi ti trovi di fronte a certe scelte.
    Luigi S.

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    1. Ceronetti: "Siamo condannati a fare il male o a subirlo". (Freeanimals)

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  3. Faccio mia la massima di Ceronetti, pur con i dovuti distinguo. Ovvero i poveri diavoli passeranno indenni il giudizio divino. Ove esistente il divino. Peraltro scabroso ed erto il cammino del vivente, sia egli miscredente, sia egli devoto ed osservante la dottrina, in special modo la nostra, quella cristiana, cattolica, che ha prodotto circa 600 eresie. Alcuni sventurati, spesso pagando con la vita, hanno cercato rendere a loro stessi, agli altri, più digeribile, comprensibile quel groviglio di fregnacce e ritualità.

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  4. Homo homini lupus ; (T. Hobbes)...La razza umana !

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  5. Guardate , la vita può essere presa in vari modi ; aggredita , subita , combattendo , nascondendosi, deprimendosi ... ma io tengo sempre presente un motto :
    Tempi duri preparano uomini forti
    Uomini forti preparano tempi buoni
    Tempi buoni preparano uomini deboli
    Uomini deboli preparano tempi duri

    Noi siamo nell'ultima riga

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    1. "Tempi duri preparano uomini forti"

      Guerra 1940/1945: tempi duri e uomini forti.




      "Uomini forti preparano tempi buoni"

      Dopo guerra 1945/1969: tempi buoni.




      "Tempi buoni preparano uomini deboli"

      1970/2000: droga, terrorismo, incertezza.




      "Uomini deboli preparano tempi duri"

      2000/2023: uomini deboli e confusi.



      Possibilità di rimaneggiamento delle date.

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