Li chiamano contadini ma non sono tutti veri contadini perché hanno allevamenti di morte che si battano contro la carne cosiddetta sintetica, carne ricavata in laboratorio prelevando incruentemente cellule staminali dagli animali. Che cambino mestiere costoro, che vivono grazie all'uccisione di animali di cosiddetto allevamento. I veri contadini si uniscano in cooperative saltando tutta la grande distribuzione. Ho scritto in un mio libro che Caino era il fratello buono perché da contadino aveva offerto a Jahweh le primizie del raccolto. E Jahweh (come si legge nel Genesi, e non si deve dire nella Genesi trattandosi del libro Genesi), lo guardò torvo e offeso indicandogli come esempio Abele che, invece, gli aveva offerto i primi agnelli uccidendoli per offrirli a Jahweh. Allora Caino capì che Jahweh era un dio di sangue (come dimostra tutto l'Antico Testamento) e gli offrì un sangue più prezioso, quello del fratello Abele. Sembra che solo io sia stato capace di cogliere il significato nascosto di questa favola. Pietro Melis .
Li chiamano contadini ma non sono tutti veri contadini perché hanno allevamenti di morte che si battano contro la carne cosiddetta sintetica, carne ricavata in laboratorio prelevando incruentemente cellule staminali dagli animali. Che cambino mestiere costoro, che vivono grazie all'uccisione di animali di cosiddetto allevamento. I veri contadini si uniscano in cooperative saltando tutta la grande distribuzione. Ho scritto in un mio libro che Caino era il fratello buono perché da contadino aveva offerto a Jahweh le primizie del raccolto. E Jahweh (come si legge nel Genesi, e non si deve dire nella Genesi trattandosi del libro Genesi), lo guardò torvo e offeso indicandogli come esempio Abele che, invece, gli aveva offerto i primi agnelli uccidendoli per offrirli a Jahweh. Allora Caino capì che Jahweh era un dio di sangue (come dimostra tutto l'Antico Testamento) e gli offrì un sangue più prezioso, quello del fratello Abele. Sembra che solo io sia stato capace di cogliere il significato nascosto di questa favola. Pietro Melis .
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