Alla ricerca del perché, da un paio di settimane a questa parte, io mi svegli sempre con il mal di testa, mia figlia, da me interrogata in proposito, ha avanzato l’ipotesi che dipenda dal wi-fi, cioè dalla parabolina che ho fatto installare sul tetto. Io non me ne intendo, cioè non so se le radiazioni che piovono dall’alto siano più forti, ovvero più pericolose, di quelle che passano attraverso i fili, come per esempio nel caso della così chiamata “fibra”. Non me ne intendo proprio! Ma, facendo una ricerchina sul web, ho scoperto che esistono piante d’appartamento che catturano sostanze tossiche disperse nell’aria e che vengono tenute in casa proprio per quello. Cioè, fanno all’aria che si respira lo stesso servizio che la zeolite fa al nostro apparato digerente. Ma non solo. Ci sono anche piante che smorzano precisamente le radiazioni ionizzanti, comprese quelle del wi-fi. Così, sono andato nella vicina serra e ho comprato due Sansevierie e due Tillandsie, scoprendo poi, una volta arrivato a casa, che queste ultime non agiscono sulle radiazioni, ma solo sull’inquinamento da idrocarburi. Ma questa non è stata l’unica sorpresa che le Tillandsie mi hanno riservato. Certo, se il venditore del vivaio fosse a totale disposizione del cliente, si potrebbe venir a sapere sul posto e sul momento tanti particolari che servono per una buona cura di ciò che si compra, ma essendoci altri clienti in fila, in attesa del proprio turno, non si può star lì a parlare più di tanto. Così, arrivato a casa, ho scoperto di aver sbagliato a mettere le Tillandsie in vaso, perché, essendo piante epifite come le orchidee, devono avere le radici aeree, dato che ricevono i nutrienti dall’aria umida delle foreste pluviali, oltre al pulviscolo e perfino agli insettini che cadono dall’alto degli alberi. Quindi, ho tolto le due Tillandsie che avevo messo nello stesso vaso e le ho infilate in una retina di plastica di quelle all’interno delle quali si vende l’aglio. Infine, necessitando di molta umidità, le ho sistemate nella lavanderia, appese al muro del lavatoio. Più umidità di così!
Le altre piante, le Sansevierie, chiamate anche "lingua di suocera", le ho lasciate per ora nel loro vaso e le ho messe ciascuna sui due comodini della camera, una per ogni lato del letto, come le colonne Boaz e Jachin delle logge massoniche. Ma anche con le Sansevierie ho avuto una sorpresa: non dappertutto si parla della loro capacità si fermare le radiazioni, e in tal caso le avrei comprate per niente, ma si afferma che sono comunque ottime per depurare gli ambienti domestici, perché producono ossigeno 24 ore al giorno. Come faccia una pianta verde, dotata di clorofilla, a fare una cosa del genere, non so!
Diciamo che la soluzione ottimale sarebbe solo collegamento via cavo escludendo il wifi, si avrebbe però la " scomodità" di poter usare solo il PC e in postazione fissa , questo per altro non escluderebbe l' inquinamento elettromagnetico dovuto alla rete di dati mobili diffusi dai ripetitori nel caso si abbia uno smartphone.
RispondiEliminaLeggo anch' io ogni tanto di sistemi per proteggersi dall' elettromagnetismo , c' è chi addirittura propone delle gabbie di Faraday da cui isolarsi ( anche da internet però).
Se vivi in campagna circondato da alberi hai già risolto metà del problema perché questi sono ottimi isolanti naturali , l'altra metà si risolverebbe andando in un posto isolatissimo a vivere da eremita senza aggeggi tecnologici.
Ma non credo che il mal di testa sia dovuto , se non in parte molto minima , al wifi , ci sono varie componenti , come uno stato ansioso , problemi cardiocircolatori , alimentazione pesante la sera , anche la posizione del letto o la presenza di nodi elettromagnetici nella casa stessa , rilevabili da strumentazioni apposite e da esperti in materia.
Grazie Bobo, sei un vero esperto.
EliminaPrima di farmi mettere la parabola sul tetto avevo chiesto a un'altra ditta di mettermi la fibra ma non è stato possibile a causa della superiore distanza, oltre il limite, tra la centralina e l'abitazione. Freeanimals
Svariati minuti di applausi per Bobo, dal multiforme ingegno, oppure multitasking come si dice adesso, capace il medesimo di intrattenere su molti argomenti , ovvero fornire appropriate e non banali letture su i più disparati rovelli che tarlano le menti umane, segnatamente quelle dei contemporanei. Risorsa per il blog, ristretta agorà, come qualcuno asseriva, quattro gatti spelacchiati ma non sciocchi e sprovveduti, che si sono guadagnati un briciolo di sapere, di conoscenza perché di mente speculativa, più inclini a lasciar ciuffi di pelo o lo zampino nella tagliola, anziché restare nella cuccia ed accontentarsi della solita zuppa del perfido padrone.
RispondiEliminaA proposito dei 4 gatti, ve ne sono alcuni che proprio non conosco. Mi viene in mente tale Enzo, per esempio, ma non è un problema, basta che siano rispettosi.
EliminaE poi ci sono le meteore, come tale Luigi, e il terrapiattista Joe.
Anche questi vanno bene così, perché ciascuno ha libertà di intervenire o meno, basta che siano rispettosi.
E poi ci siete voi, gli affezionati.