Fonte: Una pillola di storia antica al giorno
Secondo il naturalista romano Plinio il Vecchio, i delfini capivano e apprezzavano quando venivano chiamati “Simone”. Questo nome, sempre secondo Plinio, derivava dal termine latino “simus”, che significava “naso appiattito”. Se tutto ciò vi sembra strano, sappiate che nel mondo romano circolavano molte leggende e dicerie sui delfini, descritti come animali intelligenti e amichevoli verso gli uomini. Lo stesso Plinio raccontò la storia di un delfino che divenne amico di un bambino presso il lago di Lucrino, in Campania. Il bambino chiamava il delfino “Simone” e gli dava da mangiare dei pezzi di pane. In cambio il delfino lo faceva salire sul dorso e lo portava ogni giorno a scuola percorrendo il tragitto tra Baia e Pozzuoli, sia all’andata che al ritorno. La loro amicizia proseguì per anni, tanto che il delfino «si affezionò al bambino in modo davvero straordinario». La storia narrata da Plinio, tuttavia, si concluse in modo drammatico, perché un giorno il bambino morì improvvisamente per una malattia. Il delfino tornò più volte ad aspettarlo nel solito posto, «manifestando la stessa tristezza di una persona in lutto. Alla fine morì a sua volta per la nostalgia».
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