Marco Maut: Sono solo le avanguardie di Madre Natura che arrivano per punizione all'uomo per le sue disfatte e le sue continue iniquità. Gli animali si riprendono ciò che era loro e di cui noi subdolamente ce ne siamo appropriati. Ricordate che tale situazione non riguarda solo Alessandria.
Me: Sono d'accordo con il post. La guerra tra l'uomo e gli altri animali dura da secoli. I lupi che si fanno avanti sono le ultime tribù di nativi indiani che resistono all'invadenza imperialista dei bianchi. Purtroppo, finiranno o morti o nelle riserve.
Marco Maut: Lo credo anch'io, ma penso che in questo caso loro, che sono rimasti sempre tali nella loro indole, questa volta preferiranno essere morti piuttosto che vivere braccati. Comunque, queste situazioni stanno accadendo anche in Abruzzo, Piemonte e altre zone appenniniche.
Il lupo è il mio animale preferito , quando leggo o vedo filmati sui lupi mi commuovo fino alle lacrime , mi trasmettono un senso di libertà e dignità allo stesso tempo.
RispondiElimina" È vero , il leone e l' orso sono più forti , ma non vedrete mai un lupo in un circo "
È una massima che ho letto da qualche parte e spiega bene in poche parole l' indole di questo essere divino.
Fu Konrad Lorenz a spiegare il significato evangelico di "Porgi l'altra guancia".
EliminaCitò i lupi che, quando due maschi combattono, quello che sa di aver perso si butta a terra e mette il collo, con tanto di giugulare, sotto il muso del vincitore. Questo basta per far scattare un meccanismo inibitorio e il più forte si immobilizza, risparmiando la vita al perdente. E' un saggio stratagemma della natura per evitare che la specie si estingua.
Il mio animale totemico è l'orso. Ma forse s'era capito!
Occhio ai branchi di cani rinselvatichiti erroneamente scambiati per lupi, quando fanno danni.
RispondiEliminaVero.
EliminaTuttavia, il fenomeno del randagismo, con cani che si imbrancano e a volte si accoppiano coi lupi, riguarda il Meridione, cioè da Roma in giù.
Sembra un ragionamento leghista, ma non lo è. E' solo un dato di fatto.
Fu proprio in Abruzzo che, anni fa, trovai cuccioli di cane nati nei boschi, lontano dalle case, e quando ne afferrai uno, pianse di paura come se fosse stato attaccato da un predatore.
Probabilmente, la madre era nelle vicinanze ma io non la vidi, forse perché era l'imbrunire e anche perché conosceva quanto pericoloso sia l'essere umano.
Non ricordo cosa feci di quel cucciolo. Sicuramente lo portai con me presso il luogo dov'ero alloggiato.