Roma
Domenica
29 Dicembre 2013
ore
17:00
Paolo
Franceschetti presenta il secondo volume della trilogia:
"Sistema
massonico e Ordine della Rosa Rossa"
presso
Ryar Sound
ex
Teatro da Camera di Roma
viale
di Trastevere, 112
In
questo libro si prosegue l’analisi dell’omicidio massonico, ma la ricerca
diventa sempre più complessa, perché la storia della Massoneria si intreccia
con quella della Chiesa Cattolica e con la figura di Gesù, attorno alla quale
le due organizzazioni si sono fatte una guerra spietata. Si arriva quindi a
capire come Massoneria e Chiesa Cattolica siano due facce della stessa
medaglia, di cui l’una non potrebbe esistere senza l’altra.
Si
approfondisce anche la storia del Cristianesimo, evidenziando la lotta
perpetrata nei secoli per nascondere la verità su molti aspetti della storia di
Gesù, con i tentativi, da parte dei rosacroce e delle società segrete, di
preservarne la realtà storica e spirituale.
Tra
le vicende giudiziarie che in questo volume iniziano a delinearsi (per trovare
la conclusione nel terzo volume) c’è la vicenda delle Bestie di Satana.
L'autore, nel corso delle sue ricerche come legale di Paolo Leoni e di Nicola
Sapone (considerati i leader della setta), è arrivato a scoprire che i ragazzi
coinvolti nella vicenda sono quasi tutti innocenti, mentre i colpevoli veri
dovrebbero essere cercati altrove, ai vertici dello stato.
Trattandosi
di una vicenda giudiziaria tra le più importanti al mondo in tema di satanismo
(insieme alla vicenda Manson in America del 1969), essa è stata il punto di
osservazione privilegiato per capire come dietro alle vicende di sangue che
vengono trattate dai media come normali casi di cronaca nera, ci siano in realtà
feroci lotte politiche o culturali tra centri di potere riconducibili, ancora
una volta, alla Chiesa Cattolica o alla Massoneria.
Il Franceschetti: "toe de sòja"
RispondiEliminaTraduca, prego!
EliminaIn rete esistono anche le raccolte dei detti dialettali, si sforzi un pochino.
EliminaMi porterebbe via troppo tempo prezioso.
EliminaSe me lo vuole dire, bene.
Se no, amen!
(a me, reticenti ed enigmatici, stanno sullo stomaco)
Può sempre ingollare un buon amaro!
EliminaI reticenti?
EliminaChe siano coerenti e stiano zitti!
Il suo ultimo tour l'ha sciolta e spinta ad intingere la penna nel curaro, non mi sembra nella posizione di emanare editti.
EliminaPer quanto riguarda la coerenza può sempre posizionarsi difronte ad uno specchio, mentre per la reticenza ne rappresenta l'enfiteuta.
RispondiEliminaForse ho qualche problemino con la coerenza, ma la reticenza proprio non la sopporto. Io sono per dire tutta la verità, sempre. E quelli che hanno qualcosa da nascondere non m'ispirano fiducia.
EliminaPer niente.
Chissà a che verità si riferisce!
EliminaQuindi non ha fiducia in se stesso??
Sostenere la reticenza quando ci sono 7 mil. di persone che parlano la lingua veneta mi sembra quantomeno improbabile, d'altronde, pur di arrivare al proprio scopo, si addomestica la lingua a proprio piacimento.
RispondiEliminaPoi nascondere le cose con 7 mil. di testimoni si rischia di far impallidire Pulcinella e rendersi ridicoli. Sempre si misurano gli altri con il proprio metro.
Non capisco cosa c'entrino i veneti.
EliminaO lei parla più chiaro, in modo da farsi capire dall'interlocutore, o non starò più a perdere tempo con i suoi commenti.
La sua libertà la esercita insindacabilmente.
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