mercoledì 25 dicembre 2013

Sugli aerei non ci sono coltelli di metallo


Un signore che ho nelle amicizie Facebook ha postato la foto di Mikhail Kalashnikov con un breve necrologio e la sigla R.I.P. dicendo che si trattava di una triste notizia. Al che gli ho risposto quanto segue e ne è nato un interessante dibattito virtuale.


Me: Perché triste notizia? Spero che la sua anima bruci all'inferno.
 

Giovanni Cena: E' un virgolettato ed il tuo pacifismo di maniera, te l'ho scritto altre volte, se attuato in Europa ci avrebbe resi terra per ceci. Ogni cosa deve avere la sua giusta misura. 

Me: Chi applica il proprio ingegno per la distruzione della vita è indegno di essere chiamato uomo. Di che maniera stai parlando?
 


Giovanni Cena: Sto parlando della realtà, della vita. come della storia dell'uomo. Non è una bella invenzione ma effettivamente sei tu a scegliere se usarla come dissuasione o direttamente per uccidere. Vorrei proprio vederti al posto di un qualsiasi Ministro della difesa. Disarmi oggi ed anche domani ma quando ti gira male ed arriva il primo buzzurro con un bazooka crepi tu e la tua gente. Bel Ministro. 

Me: Vecchio conflitto culturale: è meglio il mondo così com'è o come dovrebbe essere?
 

Giovanni Cena: Ma guarda che si tratta di un falso divario, anche perché se ponessi l'utopia come contraltare di ciò che È in quanto tale, probabilmente anche tu non dovresti esistere, per il semplice motivo che un tuo antenato ha imbracciato un fucile nella sua miserabile vita. Ed anche se quel fucile fosse una zappa, magari l'ha data in testa ad un barbaro per proteggere la sua famiglia. Tu esisti anche per questo, ficcatelo in testa invece di inventare mondi paralleli.
 

Me: Non ho antenati diretti che facessero parte della casta militare, ma se arriviamo ad Adamo ed Eva forse li possiamo trovare. I militari sono sempre stati al servizio dei prepotenti che hanno voluto opprimere la gente comune. Probabilmente, qualche mio antenato contadino ha provato il desiderio di dar loro la zappa in testa, al signorotto prepotente e ai suoi scagnozzi. Nella vita si devono fare scelte etiche. Io ho fatto le mie e tu hai fatto le tue. Riderà bene chi riderà ultimo. Senza bisogno di dare la zappa in testa a nessuno, come ha fatto il tuo "amico" Kabobo.

Giovanni Cena: Tu hai fatto le tue scelte perché qualcuno ti ha dato la pace entro cui esercitarle. Allora non ci arrivi proprio Roberto. Quali scelte avresti fatto di migliori rispetto alle mie, che al posto del servizio militare ho assistito gli anziani e fatto il bibliotecario? No, fammi capire... la tua scelta è quella di maledire i morti che hanno fatto scelte diverse? 

Me: Io non maledico nessuno, ma non accetto che i militari si prendano meriti che non hanno, dicendo per esempio che con la loro attività.....mi difendono dal cosiddetto nemico.
 

Giovanni Cena: Rileggi tutto quello che scrivi prima di battere invio. 



Forse qualcosa di vero nelle parole di Giovanni Cena c’è ed è che l’aggressività, come ha spiegato ancora nel 1963 Konrad Lorenz, è funzionale alla sopravvivenza del singolo e di conseguenza anche della specie, ma nel caso dell’Homo sapiens si è travalicato fin dagli albori della sua storia, andando oltre la fisiologica aggressività e passando direttamente alla violenza. Che esistano due termini differenti nella lingua parlata può essere la spia che non si tratti della stessa cosa, benché possano avere la stessa matrice.
Il giochetto psicologico di assolvere le armi e di attribuire tutta la colpa a chi le usa e a come le usa, ha fatto il suo tempo, diventando obsoleto. Sembra un corto circuito, un mordersi la coda per non voler ammettere che la violenza e la sopraffazione cominciano dall’impiego dell’ingegno umano verso scopi immeritevoli, quali appunto la soppressione della vita.
E’ cominciato prima ancora con il coltello, molto prima che il signor Kalashnikov inventasse il fucile d’assalto che porta il suo nome. Con il coltello si è potuto sgozzare l’inerme pecora, cosa che a mani nude sarebbe stato difficile fare. Con il coltello, come ben sa ogni macellaio, si sono potuti ricavare pezzi di cadavere da cucinare sul fuoco agevolmente, ai fini del consumo alimentare.
                                                                                                                                                  
Da lì, a usare lo stesso coltello in cruenti battaglie contro i cosiddetti nemici, il passo è stato breve. E bene si espressero i saggi dell’antichità, quando dissero che la violenza sugli animali è propedeutica alla violenza sull’uomo. E’ talmente lapalissiano che nessuno ne vuole sentir parlare. 
Come il mio interlocutore Giovanni Cena, che alla fine del dibattito non ha trovato niente di meglio che invitarmi a rileggere ciò che scrivo, ponendo fine a una discussione che lo ha visto sostenere l’insostenibile e quindi perdente.

Sugli aerei non ci sono coltelli di metallo, ma solo di plastica. Ecco, vista l’impossibilità per la nostra specie di crescere moralmente, sinceramente vedrei di buon occhio una legge che vietasse ogni arma, da fuoco o bianca che sia, comprese le fionde. Con buona pace delle fabbriche di coltelli e forbicidi Maniago.


4 commenti:

  1. Non ho particolare simpatia per le armi, se però dovessi esprimere una preferenza sceglierei la spada. Ogni epoca ha le sue armi, ricordo di avere visto il film "Il mestiere delle armi", che descriveva il passaggio dalle armi bianche alle armi da fuoco, dove le armature non potevano più niente contro i cannoni.... in quel film si metteva in evidenza che con le armi da fuoco la morte arrivava da lontano e non contava più il coraggio individuale come nel corpo a corpo... oggi siamo ad una ulteriore svolta... oggi giocano con le nostre menti... e non solo...armi molto più sofisticate in mano a esseri sempre più vigliacchi...

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    1. Non ho la ricetta magica per fermare questo processo, ma trovo debole l'obiezione secondo la quale le armi sono innocenti ed è chi le usa - e come le usa - che deve essere educato.
      Mi sembra una cosa puerile.

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    2. Sono d'accordo... mettiamo che il kalashnikov potrebbe servire per il tiro al piattello (uso innocente), ma non vedo nessun uso innocente (almeno non mi viene in mente) per ad es. un bombardiere... ma se ho letto bene G.C. sostiene anche che se noi siamo al mondo vuol dire che un nostro antenato ha imbracciato un arma... può essere che sia così.... ma chissà come avrebbe potuto essere se non lo avesse fatto... forse la risposta si potrebbe trovare in un universo parallelo.... chissà.... quando potremo viaggiare fra gli universi forse lo sapremo.... certo delle armi ne avrei fatto volentieri a meno anche in questo universo, per quello a cui ho potuto assistere e che non mi va giù come la guerra del Kosovo o la fine che hanno fatto fare a Gheddafi per fare due esempi.

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    3. Giovanni Cena dev'essere uno sbirro o un ex.
      Non so come sia finito nelle mie amicizie e presto o tardi lo cancellerò.

      Tempo perso con i Senzanima.

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