Si
chiamava Laika e aveva dieci anni. Si sa che i cani di razza raggiungono di
norma quell’età, ma se quel tizio faceva a meno di
far scoppiare un forte botto, ieri sera verso le dieci, Laika a quest’ora era ancora viva. Già l’anno
scorso si era spaventata per i botti e, scappando, era inciampata, era caduta e
si era ferita a una coscia. Sulla ferita le era cresciuto un callo che volevo
fotografare, per scrivere un articolo su quanto accaduto l’anno scorso, ma il
destino è stato più veloce di me. Ora Laika è in una clinica veterinaria di
Martignacco, dove ieri notte la sua “mamma” umana, Sandra Mariotti, l’aveva
portata d’urgenza. Prima dell’operazione i veterinari le hanno chiesto 1.000
euro, perché si trattava di rimetterle a posto lo stomaco che si era rovesciato
dalla paura, ma sarebbero stati più onesti se avessero detto a Sandra che su 50
cani operati per il rovesciamento dello stomaco, solo due si sono salvati,
secondo le loro statistiche.
Se
avessero parlato chiaro, forse Sandra avrebbe optato per l’eutanasia,
trattandosi anche di un cane anziano, ma conoscendola sono sicuro che avrebbe
dato ugualmente il benestare per l’operazione perché, si sa, la speranza è
l’ultima a morire. L’operazione è riuscita benissimo, ma il paziente è morto, è
un vecchio modo di dire, anche con i malati umani. Nel caso di Laika, le era
stata tolta anche la milza, definita dal veterinario “sfilacciata”. Come possa
sfilacciarsi una milza per uno spavento non so. Del resto, finché non vedevo
questo video, nella mia ignoranza non sapevo nemmeno che lo stomaco potesse
rovesciarsi. Sapevo del prolasso dell’utero, ma lo stomaco pensavo fosse ben
saldo al suo posto. E invece, sono venuto a sapere che succede anche alle
mucche, benché di stomaci, nel loro caso, ce ne siano ben quattro. Anche con le
mucche non ci sono speranze di guarigione.
Sandra
ha pianto tantissimo e sta tuttora piangendo. Domani, lunedì 30 dicembre, andrà
a Martignacco a recuperare il cadavere di Laika. Io l’aiuterò a scavare la
fossa nel giardino di casa, anche se forse per legge i cani morti andrebbero
inceneriti. Tuttavia, mi pare di ricordare che i vigili urbani di Codroipo
siano piuttosto elastici e lascino che la gente si seppellisca il proprio
animaletto d’affezione nei terreni di proprietà.
Intanto,
nelle prossime ore ci sarà da aver paura per i nostri animali. Avremo un clima
da guerra civile a Beirut. O una domenica di caccia in Val Trompia. Come ho già
detto nel precedente articolo, spero che la crisi abbia fatto spendere meno
soldi per i petardi, in ossequio a una tradizione che, con i tempi che corrono,
e con i suicidi che si susseguono, non ha più ragione di esistere. Se facessimo
affidamento sul senso di civiltà e sul rispetto del prossimo, staremmo freschi.
E’ più logico confidare nella penuria di contante.
Vedremo.
Se Dio vuole, anche queste “feste” finiranno. Intanto Sandra può trovare
conforto nei suoi pappagalli, che l’adorano.
Se ho ben capito è la torsione gastrica, patologia severissima, le cause non sono del tutto note la tempestività è essenziale, la labrador della mia veterinaria l'ha avuta due anni fà e si è salvata perchè ha capito al volo i sintomi e operata d'ugenza, male hanno fatto i veterinari a non spegare la gravità, anche i miei amici che non ci sono più li ho seppelliti in giardino, farli incenerire come spazzatura non mi sembrava giusto, sono vicino alla signora sandra, capisco perfettamente il suo dolore.
RispondiEliminaDella torsione gastrica si sanno perfettamente quali siano le cause scatenanti e quelle predisponenti, é una patologia grave, per l'esattezza una urgenza veterinaria, ma non é assolutamente vero che la percentuale di sopravvivenza sia bassissima, sia nei bovini che nei cani ( nei quali comunque la patologia é diversa) se diagnosticata per tempo consente di salvare l'animale. Certo che se un propietario porta l'animale in ambulatorio dopo mezza giornata che sta male come di norma avviene la prognosi é infausta!
RispondiEliminaInoltre è improbabile che il veterinario abbia chiesto 1000 euro per questa operazione e che non abbia informato a dovere la propietaria. A proposito esiste il consenso informato che si fa firmare ai propietari prima di una operazione rischiosa, se davvero non avesse spiegato bene la situazione sarebbe stato giurudicamente perseguibile!
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