Jeremy
Irons è in piedi su una spiaggia, accanto all’antica città libanese di Sidone.
Sopra di lui troneggia una montagna di spazzatura, un pugno nell’occhio di
rifiuti medici, rifiuti domestici. I liquidi tossici e gli animali morti sono
il risultato di 30 anni di consumo di una piccola città.
Appena
nuove camionate di spazzatura della giornata vengono versate sulla parte
superiore, i detriti ricadono dall’altra parte nel blu del Mediterraneo.
Circondato
da una distesa di bottiglie di plastica, un Jeremy Irons sconsolato guarda l’orizzonte
e mormora… ”Spaventoso!”.
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