Fonte: Riscatto Nazionale
Inneggiano Allah,
gridano frasi sconnesse,
insultano e aggrediscono due militari
in pattuglia davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore a Roma,
cercando di togliere loro le armi:
un tunisino e un marocchino, senza fissa dimora sono stati arrestati
dagli agenti della polizia di stato, con l’accusa di istigazione a
delinquere con finalità di terrorismo. Avevano infatti cercato di
coinvolgere altri stranieri presenti che si sono però allontanati.
Portati a Bari, saranno rimpatriati. L’episodio è stato reso noto dalla
questura, spiegando che, nel fine settimana nell’ambito dei
controlli di sicurezza “capillari” organizzati con particolare
attenzione per gli itinerari degli eventi giubilari, una pattuglia
della polizia, in servizio nell’area di Santa Maria Maggiore, è
intervenuta bloccando due
stranieri che si erano scagliati contro i militari di vigilanza alla
Basilica: “Proferendo
frasi offensive e inneggianti Allah, i due hanno tentato di aggredire
i militari e di impossessarsi del materiale bellico in loro
dotazione”.
F.A.
e D.E., un palestinese ed un tunisino senza fissa dimora,
rispettivamente di 40 e 30 anni, “hanno oltraggiato più volte
anche i poliziotti, sia con minacce verbali che fisicamente”. Anche
quando sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato
Viminale, i due hanno mantenuto lo stesso comportamento aggressivo,
proferendo frasi in arabo
e in italiano contro gli Stati europei e la polizia. Dalle verifiche
effettuate dagli investigatori, è emerso che
i due stranieri, destinatari di diversi provvedimenti di espulsione,
non avevano mai ottemperato a tale ordine.
Al termine degli accertamenti per entrambi è scattato l’arresto
per il reato di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, e per
istigazione a delinquere con finalità di terrorismo e l’espulsione.
I due infatti, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, avevano
cercato di coinvolgere e far intervenire in loro aiuto, anche altri
stranieri presenti nelle vicinanze della Basilica. Gli stessi però,
non solo non hanno raccolto l’invito ma al contrario si sono
allontanati. I due sono ora nel centro di accoglienza di Bari in
attesa di essere rimpatriati.
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