Fonte: Come i treni a vapore
Sempre più tesa la
situazione in Grecia, oltre la violenta recessione, anche uno
sciopero generale lanciato dagli agricoltori, ma rapidamente esteso
alle altre categorie, sta paralizzando il Paese. Ma la notizia più
importante, rilanciata dalle agenzie di stampa, seppur con poca
convinzione, è certamente questa. I vertici del POASY, uno dei
sindacati di polizia greco, hanno affermato che la troika starebbe
tentando con le sue richieste di ribaltare l’ordine democratico, di
scalfire la sovranità nazionale e di depredare il popolo greco di
importanti beni. Tali affermazioni sono state rese in una lettera
diffusa pubblicamente ed inoltrata anche alla Procura di Atene, quale
informativa di reato. Nella comunicazione il sindacato fa sapere che,
per tali ragioni, procederà all’arresto immediato dei membri della
Troika sul territorio nazionale.
Qualche sciocco
commentatore ha definito la comunicazione “una provocazione”,
come se pretendere il rispetto dei diritti possa essere considerata
una provocazione. Non vi è alcun dubbio infatti che la Troika sia
un’organizzazione criminale che attenta alle democrazie ed alle
sovranità nazionali di tutti i Paesi sotto il suo dominio. Ad oggi
tale organizzazione opera quale braccio armato del potere
finanziario, ed ha potuto imperversare in Grecia, come qui da noi,
unicamente perché forze dell’ordine e magistratura glielo hanno
consentito, sia per ignoranza che per viltà. Speriamo che alle
parole seguano i fatti e che la Grecia riscatti la propria sovranità
punendo gli aguzzini che da anni la vessano con sofferenze dal costo
umano indicibile. Nessuna delle riforme imposte al Paese ha
migliorato in alcun modo la situazione ed anzi i conti pubblici sono
oggi enormemente peggiori di quanto la Troika iniziò a dispensare i
suoi consigli, tutti deliberatamente contrari agli interessi
nazionali del paese.
La stessa cosa mi auguro succeda al più presto in Italia. Spesso me la prendo con la Magistratura, ma è chiaro che anche le forze dell’ordine italiane potrebbero (dovrebbero) arrestare immediatamente e senza nessuna previa autorizzazione tutti coloro che hanno attentato e stanno attentando alla nostra sovranità. Il codice penale parla chiaro, i delitti contro la personalità dello Stato esistono e sono puniti con severità. Anzi a dirla tutta il nostro codice di procedura penale, all’art. 380 c.p.p. prevede espressamente l’obbligo di arresto in flagranza di reato per coloro che commettono delitti contro la personalità dello Stato, qualora la pena minima sia non inferiore a cinque anni e la massima a dieci. Sia l’art. 241 c.p. che il 243 c.p. prevedono pene, nel minimo, non inferiori rispettivamente a dodici e a dieci anni. Pacifico dunque che chi ci impone ed invoca le cessioni di sovranità, dunque tutte le più alte cariche dello Stato, dovrebbero essere immediatamente tratte in arresto dallenostre forze dell’ordine. Trattasi di un’evidenza giuridica di una semplicità disarmante, eppure nulla si muove… Sono tanto timorosi che neppure denunciano me, cosa che dovrebbe essere fatta se ciò che da anni affermo pubblicamente fosse falso…
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