giovedì 18 febbraio 2016

La vecchia questione del libero arbitrio


Fonte: Non Dualità

A nessuno piace sentirsi dire che non ha libero arbitrio. Eppure guarda lo stato del mondo in questo momento. Il mondo è sull’orlo del disastro, dove è stato per molti anni con una crisi dopo l’altra. La questione – la grande domanda – rimane quindi: l’essere umano ha sicuramente un’enorme intelligenza (per inviare un uomo sulla luna) e si suppone abbia anche il libero arbitrio – allora perché l’essere umano è stato incapace di combinare la sua intelligenza e la sua libera volontà per rendere il mondo un posto migliore?! C’è anche un altro aspetto. Ci sono così tante persone intelligenti, leader nei rispettivi settori, che sono molto interessati a conoscere il loro futuro. Se davvero credessero nel loro libero arbitrio, perché sarebbero così interessati all’astrologia e fenomeni simili?! Se si pensa in questo senso, l’unica conclusione ragionevole a cui puoi arrivare è che l’essere umano ha agito in questo modo perché non ha alcun controllo sui suoi pensieri e le sue emozioni.

 
Ciò che egli considera come sue azioni sono in realtà solo reazioni dell’organismo individuale ad un impulso esterno: un pensiero che si verifica, un evento che vede o forse quello che gli capita di sentire. Ogni organismo reagisce in base alle caratteristiche naturali con cui è stato programmato: fisico, mentale, intellettuale, temperamentale.

Un’altra difficoltà ad accettare veramente questo insegnamento è l’idea che porterebbe ad un atteggiamento ‘fatalista’. L’argomento fatalista si traduce in una domanda: ‘Se io non sono motivato dai frutti della mia azione, e, anzi, se non ho il libero arbitrio sulle mie azioni, perché dovrei lavorare?’. La risposta è sorprendentemente semplice: non sarai in grado di essere inattivo per qualsiasi periodo di tempo, perché l’energia all’interno dell’organismo ti costringerà ad agire: agire secondo le caratteristiche naturali dell’organismo. In altre parole, agire o non agire è di per sé fuori controllo.

L’essenza della comprensione ultima è il fatto ineludibile che il singolo essere umano, in quanto tale, non ha, non può, avere alcuna volontà. Egli è senza indipendenza nella scelta di decisione e di azione, per il semplice fatto che l’essere umano non è un’entità autonoma. L’essere umano è solo una parte infinitesimale della totalità della manifestazione. Che l’essere umano possa vedere, sentire, ecc. attraverso i suoi sensi è solo perché, come ogni altro essere senziente (insetto o animale), è stato dotato di sensibilità. Che possa pensare è semplicemente perché, inoltre, è stato dotato di intelletto. Non c’è alcun autore delle azioni.
 

3 commenti:

  1. bell'articolo non fosse per la frase:
    per inviare un uomo sulla luna
    peccato che invece che la luna fosse hollywood.....consiglio come metro di stima generica di usare magari la scoperta dell'atomo...ma anche qua son dolori,è stato utilizzato per distruggere 2 città civili.....forse la medicina????

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    1. Ovunque volgi lo sguardo, scopri zone d'ombra nelle grandi scoperte e invenzioni che hanno bene o male cambiato la vita dell'uomo.

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  2. @Gentili & attenti LETTORI,

    anche questo AUTORE si pone come altri delle domande retoriche e tanti PERCHE', PERCHE', PERCHE', in realtà visto che il POTERE è SEMPRE piramidale chi stà lassù muove i fili;

    ciò NON vuol dire che l' UOMO/DONNA risulta privo del LIBERO ARBITRIO, bensì che il POTERE ENERGETICO dell' altro è maggiore e "determinante" del TUO/NOSTRO !!!!

    NAMASTE'
    SDEI

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